“Vendi a maggio e scappa”: una regola ancora valida sui mercati?

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In arrivo rilavanti dati macroeconomici: dai dati preliminari del PIL degli USA e della zona euro all’inflazione statunitense fino alle mosse delle banche centrali. L’analisi di Allianz Global Investors

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Nonostante decenni di ricerche, il vecchio detto finanziario “sell in May and go away” (vendi a maggio e scappa), dati più recenti sembrano non confermarne sempre la sua validità. Anzi, MarketWatch e Morningstar sostengono addirittura che le strategie buy-and-hold siano altrettanto valide se non migliori. “Attualmente, gli investitori sono già piuttosto pessimisti. Il sentiment è debole, il posizionamento è sempre più difensivo e i livelli di liquidità sono ai massimi dal 2009. Il clima potrebbe quindi non peggiorare ulteriormente: un potenziale segnale contrarian” fa sapere Greg Meier, Director, Senior Economist, Global Economics and Strategy di Allianz Global Investors.

LA QUESTIONE DEL TETTO DEL DEBITO USA

E’ però vero che gli investitori tendono a prendersi una pausa estiva – ovvero a operare meno durante i prossimi mesi prima dell’autunno – e con una liquidità scarsa le fluttuazioni di prezzo potrebbero subire amplificazioni in caso di notizie negative. “Per esempio, in gennaio gli Stati Uniti hanno raggiunto il limite massimo in termini di indebitamento, il cosiddetto ‘tetto del debito’ e solo il ricorso a ‘misure straordinarie’ da parte del Dipartimento del Tesoro ha evitato il default” spiega Meier che ricorda come, l’ultima volta che i politici americani hanno sfiorato la bancarotta, nell’agosto 2011, il debito USA sia poi stato declassato…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.