Perché Tim Cook non segue Google e Microsoft sull’IA

L'atteggiamento di Tim Cook nei confronti dell'IA è sicuramente singolare e si distacca da quanto messo in campo da Google e Microsoft per una maggiore cautela

Perché Tim Cook non segue Google e Microsoft sull’IA
2' di lettura

Nel bel mezzo dell’aggressiva lotta da parte dei giganti della tecnologia Microsoft Corporation (NASDAQ:MSFT) e Alphabet Inc. (NASDAQ:GOOG) (NASDAQ:GOOGL) per posizionarsi nell’ambito dell’IA, Tim Cook afferma che Apple Inc.  (NASDAQ:AAPL) procederà con cautela. 

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Cosa è successo 

Giovedì, Apple ha riportato risultati superiori alle previsioni per il secondo trimestre dell’anno fiscale, durante il quale Cook ha menzionato l’intelligenza artificiale solo in una risposta, anche qui in modo relativamente vago. 

Il suo comportamento è sorprendente se confrontato con quello di Meta Platforms Inc. (NASDAQ:META), Microsoft, Alphabet e Amazon.com Inc. (NASDAQ:AMZN), che sembrano tutte fare progressi aggressivi nel segmento.

«È molto importante essere cauti e ponderati su come affrontare queste cose», ha detto Cook durante la chiamata agli utili.

Cook ha riconosciuto che nel campo dell’intelligenza artificiale è necessario affrontare e risolvere diversi problemi, ma ha affermato che il potenziale è «sicuramente molto interessante». 

Ha pubblicizzato funzionalità come il «rilevamento delle cadute» su alcuni modelli di Apple Watch e il «rilevamento degli incidenti» su dispositivi specifici per mostrare l’attuale utilizzo dell’intelligenza artificiale da parte dell’azienda. 

«Queste cose non sono solo ottime funzionalità, ma stanno anche salvando la vita delle persone», ha dichiarato Cook, aggiungendo: «Riteniamo che l’intelligenza artificiale sia enorme e continueremo a inserirla nei nostri prodotti su una base molto ponderata».

Perché è importante 

Microsoft e Google hanno compiuto progressi significativi nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale, con chatbot come ChatGPT di OpenAI, Bard e Bing AI che dominano il panorama attuale. Al contrario, l’approccio di Apple e Cook all’intelligenza artificiale sembra essere più cauto.

Il mese scorso, l’analista di Wedbush Daniel Ives ha affermato che, nonostante l’approccio non così proattivo di Cupertino, potrebbe essere «quella che ne trarrà vantaggio indipendentemente dal settore».

Ives ha anche affermato che Apple ha investito nell’intelligenza artificiale generativa ma non ha rivelato alcun dettaglio sullo stato attuale o sulla posizione. Ciò è in linea con la tendenza dell’azienda a mantenere un alto livello di segretezza sulla ricerca e sullo sviluppo dei prodotti.