Nell’immobiliare DPAM punta su logistica, sanità, negozi locali e alloggi per studenti

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Anche il 2023 sarà un anno impegnativo per i gestori azionari attivi nel real estate per l’elevata volatilità dei mercati, i ripetuti interventi sui tassi di interesse, le aziende talvolta troppo indebitate e una maggiore attenzione ai fattori ESG

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Gli impatti dell’elevata volatilità dei mercati azionari, i ripetuti interventi sui tassi da parte delle banche centrali per frenare l’inflazione, un mercato degli investimenti attendista, aziende talvolta troppo indebitate e una maggiore attenzione ai fattori ambientali da parte di banche, acquirenti, locatari e comuni. Sono numerosi i fattori che rendono anche il 2023 un anno impegnativo per i gestori che operano nel settore del real estate nonostante il forte calo delle società immobiliari quotate dello scorso anno.

DOVREBBERO PRESENTARSI OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO

È però in questi contesti che, secondo Vincent Bruyère, Fund Manager – Immobiliare azionario di Degroof Petercam Asset Management (DPAM) che dovrebbero presentarsi opportunità di investimento. “Dal momento che l’inflazione non dovrebbe scendere sotto il 2% prima del 2025, i tassi di finanziamento resteranno elevati continuando a incidere sulla redditività di questo settore ad alta intensità di capitale. Dopo la rapida correzione in Borsa delle società immobiliari nel 2022, adesso a subire cali di valutazione è il settore immobiliare fisico. Determinare il punto minimo delle valutazioni degli attivi nei diversi sottosettori immobiliari europei rimane una sfida importante. Gli immobili potrebbero deprezzarsi ancora per diversi trimestri prima che inizi un nuovo ciclo” fa sapere il manager…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.