Un importante nuovo studio di Unispace rivela che il 72% delle aziende in tutto il mondo ha imposto il rientro sul luogo di lavoro

4' di lettura
  • Il 50% della forza lavoro globale ha dichiarato di lavorare in ufficio quattro o più giorni a settimana
  • Quasi metà (42%) delle aziende che hanno imposto i rientri hanno registrato un tasso di abbandono più elevato del normale e il 29% di queste sta riscontrando difficoltà ad assumere
  • Il 74% dei datori di lavoro dichiara di avere difficoltà nel mantenere la soddisfazione dei propri dipendenti
  • Il 75% dei dirigenti d’azienda ha ampliato lo spazio dedicato agli uffici nel corso degli ultimi due anni

LONDON, 24 maggio 2023 /PRNewswire/ — I datori di lavoro di tutto il mondo dichiarano di aver perso dipendenti chiave a causa dei rientri imposti e che anche le assunzioni siano state influenzate da questo aspetto. Tuttavia, le aziende non riescono a riconoscere i fattori da cui scaturisce questa riluttanza nel rientrare sul luogo di lavoro e, allo stesso tempo, le opportunità e il valore offerti dal luogo di lavoro fisico. A rivelarlo è un nuovo studio condotto da Unispace, una società globale specializzata nella progettazione degli ambienti di lavoro.

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Return for Good: 72% of companies have mandated office returns

 

Dal report Returning for Good, tendenze globali del luogo di lavoro di Unispace – che ha combinato i risultati di un sondaggio condotto su 9.500 dipendenti e 6.650 datori di lavoro in 17 Paesi in tutto il mondo – emerge che, del 72% delle aziende a livello globale che affermano di aver imposto il rientro in ufficio, attualmente tutte segnalano un tasso di abbandono dei dipendenti superiore al previsto, mentre quasi un terzo (29%) sta riscontrando difficoltà nelle nuove assunzioni.

Lo studio, un esame approfondito delle attuali abitudini e motivazioni della forza lavoro, ha riscontrato che i dipendenti sono meno restii a tornare in ufficio (51%) rispetto al 2021 (64%). Tuttavia, vista l’attuale riluttanza di un dipendente su due, c’è ancora molto da fare per coinvolgere la forza lavoro.

I datori di lavoro indicano livelli di fiducia notevolmente più elevati riguardo alle attività di attrazione dei talenti svolte in ufficio rispetto a quelle svolte da remoto, in particolare per l’assunzione (89% rispetto al 73%) e la formazione del nuovo personale (84% rispetto al 70%).

La stragrande maggioranza dei datori di lavoro (84%) ha inoltre dichiarato che le prospettive di carriera sarebbero limitate per coloro che lavorano esclusivamente da casa.

Delle aziende prese in esame, tre su quattro (75%) hanno dichiarato di aver aumentato il proprio portafoglio immobiliare negli ultimi due anni; le aziende nell’Asia Pacifica hanno riportato le percentuali di crescita più alte. Per il 44% delle aziende, questa espansione include l’attrazione dei talenti e le tendenze di generazione dei profitti, come la creazione di spazi dedicati all’ospitalità.

I datori di lavoro attualmente non riescono a capire quali sono le principali esigenze dei dipendenti e cosa apprezzano di più

Questo studio ha inoltre rivelato che i datori di lavoro non riconoscono le difficoltà riscontrate dai dipendenti con l’attuale organizzazione degli spazi di lavoro. La maggior parte (58%) dei lavoratori ha dichiarato di fare fatica a svolgere il proprio lavoro in ufficio a causa delle distrazioni. A tal proposito, l’83% dei datori di lavoro ritiene che l’ufficio sia organizzato per consentire ai dipendenti di essere produttivi.

In aggiunta, i datori di lavoro sottostimano gli aspetti meno apprezzati del luogo di lavoro. I dipendenti danno grande importanza alla produttività e allo spazio personale citando la mancanza della riservatezza di cui invece possono godere a casa (31%), la capacità di essere più efficienti in un ambiente tranquillo lontano dall’ufficio (27%) e il fatto di sentirsi più produttivi da remoto (23%). Tuttavia, i datori di lavoro ritengono che siano gli spostamenti casa-lavoro l’ostacolo principale al rientro dei lavoratori sul luogo di lavoro.

Steve Quick, Unispace Global CEO ha commentato:

“Mentre ci adattiamo all’ambiente di lavoro odierno in continuo cambiamento, le abitudini di lavoro dei dipendenti continuano a evolversi. I datori di lavoro che cercano informazioni realistiche sulle esigenze dei propri dipendenti e su ciò che apprezzano di più, avranno più successo nello sfruttare i rientri sul luogo di lavoro, considerando il potere e il ruolo che il luogo di lavoro può avere nel rafforzamento del brand e della cultura, nonché la fedeltà dei dipendenti e l’attrazione dei talenti”.

Unispace

Società leader nel campo della consulenza strategica, della progettazione e delle costruzioni che offre esperienze per il lavoro in un mondo in rapido cambiamento. Unispace è una società internazionale che si avvale di un team di professionisti per proporre soluzioni per la creazione di spazi pensati per le persone; come uffici, laboratori, strutture dedicate alle scienze per la vita, campus, headquarters, strutture per l’ospitalità, impianti sportivi e spazi per la vendita al dettaglio.  Luoghi che valorizzano il potenziale individuale, rafforzano i legami, alimentano un senso di appartenenza e promuovono il successo. Con 5.500 progetti completati, una presenza in 26 Paesi e più di 700 dipendenti in tutto il mondo, il nostro obiettivo è creare spazi che elevano il potenziale di coloro che li utilizzano attraverso partnership collaborative con i nostri clienti, risultato di un processo internazionale senza soluzione di continuità reso possibile da insight ottenuti dal mondo reale.

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01582 790705

Contatto Unispace
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Chief Marketing Officer
Marjorie.mccarthy@unispace.com

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