Come difendersi dal malware che ruba i backup di WhatsApp

Il malware Android GravityRAT sta mirando agli utenti ignari e rubando i file di backup di WhatsApp memorizzati sui loro telefoni.

Come difendersi dal malware che ruba i backup di WhatsApp
2' di lettura

Gli utenti di WhatsApp che utilizzano smartphone Android hanno un’altra preoccupazione da affrontare per quanto riguarda la loro sicurezza. Il malware Android GravityRAT è infatti tornato e sta puntando ai file di backup di WhatsApp presenti sui telefoni degli utenti.

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Cosa è successo

Una versione aggiornata del noto malware Android GravityRAT è ora in circolazione, e prende di mira gli utenti ignari per rubare i file di backup di WhatsApp memorizzati sui loro telefoni.

GravityRAT è un trojan che è emerso per la prima volta nel 2015. Secondo i ricercatori di Facebook, sarebbe sospettato di celarsi dietro il malware un gruppo con sede in Pakistan chiamato SpaceCobra. Dall’agosto 2022, è stato distribuito tramite altre due applicazioni di messaggistica: BingeChat e Chatico.

Perché è importante conoscere GravityRAT

GravityRAT è un trojan di accesso remoto. Come suggerisce il nome, fornisce accesso remoto agli hacker, consentendo loro di accedere ed estrarre informazioni sensibili come registri delle chiamate, contatti, messaggi, posizioni, foto, video e persino documenti.

In questo caso, GravityRAT estrae i file di backup di WhatsApp e se non sono crittografati end-to-end, possono essere facilmente utilizzati per ottenere accesso completo a tutti i messaggi, foto, video, documenti e altri elementi multimediali memorizzati nel file di backup.

Come rimanere al sicuro

Per quanto riguarda la sicurezza da malware su Android, la soluzione migliore è non installare applicazioni da fonti non affidabili, soprattutto quelle che non sono scaricate dal Play Store.

Anche se Google ha integrato la funzione di sicurezza Play Protect in Android, non è una soluzione infallibile e gli utenti dovrebbero scaricare le app dal Play Store per rimanere al sicuro.

Inoltre, WhatsApp offre anche l’opzione di abilitare la crittografia end-to-end sui backup. Ciò impedisce persino a Google e WhatsApp di decodificare ciò che è memorizzato in quei file di backup, aggiungendo un ulteriore livello di protezione.

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