L’industria americana dei chip potrebbe dover sostenere costi elevati a lungo termine se venissero applicate nuove restrizioni alla vendita di semiconduttori per l’intelligenza artificiale (IA) in Cina, avverte Nvidia Inc. (NASDAQ:NVDA). Questi potenziali controlli sulle esportazioni potrebbero anche esacerbare le tensioni tra Stati Uniti e Cina, come riporta il Wall Street Journal.
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Controlli sulle esportazioni e impatto
I controlli sulle esportazioni proposti richiederebbero ai produttori di chip come Nvidia di ottenere una licenza prima di spedire in Cina i chip utilizzati per creare potenti sistemi di intelligenza artificiale.
“Nel lungo periodo, le restrizioni che vietano la vendita dei nostri [chip di intelligenza artificiale] alla Cina comporteranno una perdita permanente di opportunità per l’industria statunitense di competere e di essere leader in uno dei più grandi mercati del mondo”, ha dichiarato Colette Kress, direttore finanziario di Nvidia, secondo quanto riportato dal Journal.
Tensioni politiche
La spinta dell’amministrazione Biden verso ulteriori controlli sulle esportazioni è dettata dalle preoccupazioni per il potenziale uso dell’IA da parte della Cina per hacking, spionaggio e applicazioni militari. La nuova azione potrebbe acuire le tensioni tra Stati Uniti e Cina, anche se nelle ultime settimane Washington ha preso provvedimenti per stabilizzare le relazioni bilaterali. Pechino è in bilico tra il tentativo di respingere gli sforzi degli Stati Uniti di negare alla Cina tecnologie di importanza cruciale e la necessità di rafforzare la fiducia delle imprese straniere per sostenere l’economia cinese, notano gli analisti.
La risposta dell’industria
I produttori di chip, tra cui Intel Inc. (NASDAQ:INTC) e Nvidia, stanno facendo pressioni sull’amministrazione per allentare qualsiasi nuova restrizione o eliminarla del tutto. La tempistica di un eventuale divieto alle esportazione di chip di intelligenza artificiale è ancora incerta.
Movimento dei prezzi
Le azioni Nvidia sono salite dell’1,2% a 416,13 dollari nella sessione pre-market di giovedì.
