La Financière de l’Échiquier: forse la Fed esagera nelle previsioni di nuovi rialzi

1' di lettura

Alexis Bienvenu, gestore di La Financière de l’Échiquier, non esclude che la Fed, dopo aver sottostimato l’inflazione, commetta l’errore opposto, col rischio di effettuare troppi ritocchi dei tassi

Ricevi una notifica con le ultime notizie, i nostri articoli e altro ancora!

La Fed non aveva sorprese in serbo all’ultima riunione del FOMC che, come previsto dai mercati, ha mantenuto i tassi invariati dopo 10 rialzi consecutivi e un incremento di 5 punti percentuali in meno di un anno e mezzo. Prima della riunione gli investitori si chiedevano se fosse una semplice pausa o la fine del ciclo di rialzi. Dichiarando di prevedere che alla fine del 2023 i tassi di riferimento si attesterebbero tra il 5,5% e il 5,75%, vale a dire due ulteriori rialzi dei tassi di qui a fine anno, i membri del FOMC li hanno colti tutti di sorpresa lasciando di che riflettere.

IL MERCATO NON CREDE AI DUE RIALZI PREVISTI DAL FOMC

Lo sottolinea nel suo ‘punto della settimana’ Alexis Bienvenu, gestore di La Financière de l’Échiquier, secondo cui “tanta aggressività” nelle previsioni induce a pensare che i rischi legati all’inflazione, secondo la Fed, non accennino a diminuire. Ci si chiede allora perché una pausa a giugno. Nelle risposte alle domande, come nelle successive audizioni al Congresso USA, il presidente Jerome Powell è stato poco convincente e le sue spiegazioni, alla fine, sono servite a togliere visibilità al percorso futuro della Fed, secondo Bienvenu. Questa visione sfocata si riflette nelle aspettative del mercato che non crede nei due rialzi previsti e non considera nemmeno un rialzo completo dei tassi nel corso dell’estate…

Continua la lettura

Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.