L’indice Nasdaq 100, seguito da Invesco QQQ Trust (NASDAQ:QQQ), subirà una significativa riallocazione il 24 luglio. Si tratta di una decisione intesa a frenare la dominanza di alcune grandi corporation, tra cui Apple Inc. (NASDAQ:AAPL), Microsoft Corp. (NASDAQ:MSFT), Alphabet Inc. (NASDAQ:GOOG) (NASDAQ:GOOGL), Amazon Inc. (NASDAQ:AMZN), Meta Platforms Inc. (NASDAQ:META), NVIDIA Corp. (NASDAQ:NVDA) e Tesla, Inc. (NASDAQ:TSLA).
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Questo importante ribilanciamento, riportato da Yahoo Finance, è un evento raro e potrebbe portare a significativi cambiamenti di prezzo nell’indice.
I Magnifici 7
I “Magnifici Sette” è un termine spesso usato per riflettere la dominanza di sette importanti aziende tecnologiche sull’indice Nasdaq 100. Queste aziende hanno avuto un’influenza straordinaria sulle prestazioni dell’indice, portando alla decisione di introdurre il ribilanciamento speciale.
A partire dal 10 luglio, più della metà dell’ETF Invesco QQQ era infatti rappresentata da questi sette titoli.
| Azienda | Peso (%) nell’ETF QQQ |
|---|---|
| Microsoft Corp. | 12,91 |
| Apple Inc. | 12,47 |
| Alphabet Inc. | 7,39 |
| NVIDIA Corp. | 7,04 |
| Amazon Inc. | 6,88 |
| Tesla Inc. | 4,50 |
| Meta Platforms Inc. | 4,31 |
| Magnifici Sette | 55,50 |
ETF e il riequilibrio
Gli exchange-traded fund (ETF), in particolare quelli che seguono l’indice Nasdaq 100 come l’ETF Invesco QQQ e il ProShares UltraPro QQQ ETF (NASDAQ:TQQQ), si stanno preparando per il ribilanciamento straordinario. Gli investitori in questi ETF potrebbero quindi sperimentare cambiamenti nei loro portafogli.
Guardando al futuro
Mentre l’indice Nasdaq 100 intraprende questo nuovo percorso, resta da vedere come la ristrutturazione influenzerà il mercato finanziario più ampio e la dominanza esistente dei magnifici sette. Sebbene il motivo sia quello di garantire una rappresentazione più equilibrata delle aziende, l’impatto reale si vedrà solo nel tempo.
Questo contenuto è stato prodotto in parte con l’aiuto di strumenti AI ed è stato revisionato e pubblicato dagli editor di Benzinga.
Foto: Shutterstock
