Google risolve le indagini sull’interoperabilità dati

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato accetta le soluzioni proposte per favorire l'interoperabilità e la portabilità dei dati

Google risolve le indagini sull’interoperabilità dati
2' di lettura

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha concluso l’indagine sul presunto abuso di posizione da parte di Google LLC, Google Ireland Limited e Google Italy S.r.l (Google) di Alphabet Inc. (NASDAQ:GOOG) (NASDAQ:GOOGL) rendendo vincolanti gli impegni proposti.

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La posizione dominante del gruppo Alphabet e Google in diversi mercati gli ha permesso di acquisire grandi quantità di dati attraverso i suoi servizi (Gmail, Google Maps, Android). Nel 2022 ha realizzato un fatturato di 282,8 miliardi di dollari.

La presunta condotta abusiva di Google consisteva nell’ostacolare l’interoperabilità nella condivisione dei dati con altre piattaforme, in particolare con l’APP Weople, sviluppata da Hoda.

La portabilità dei dati ai sensi del GDPR consente alle imprese alternative di esercitare una pressione competitiva su aziende come Google. Inoltre, il diritto alla portabilità può consentire agli utenti di ottenere il massimo potenziale economico dall’utilizzo dei loro dati.

Nel complesso, l’Autorità ha ritenuto che gli impegni proposti da Google fossero adeguati a risolvere i problemi di concorrenza. Il gruppo ha presentato un pacchetto di tre impegni, due dei quali prevedono soluzioni aggiuntive a Takeout – il servizio che Google mette a disposizione degli utenti finali per il backup dei propri dati – per facilitare l’esportazione dei dati verso operatori terzi. Il terzo impegno prevede la possibilità di testare una nuova soluzione che consenta la portabilità diretta dei dati da un servizio all’altro per gli operatori terzi.

Nel 2022 Google ha subito la seconda battuta d’arresto in Europa in meno di un anno. La Corte Suprema dell’UE ha concordato con le autorità antitrust del blocco una multa storica di 4,3 miliardi di euro al gigante tecnologico per aver abusato della sua influenza.

Le Big Tech statunitensi sono rimaste invischiate in indagini normative globali per presunto abuso di influenza al fine di ostacolare la concorrenza.

Movimento dei prezzi

Le azioni GOOG sono scese dello 0,23% a 132,71 dollari nell’ultimo controllo pre-market di lunedì.

Foto di Firmbee tramite Pixabay