Scandalo Daihatsu: manipolava i test di sicurezza

Daihatsu, affiliata Toyota, sospende le spedizioni in tutto il mondo in risposta alle manipolazioni nei test di sicurezza

Scandalo Daihatsu: manipolava i test di sicurezza
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La filiale della casa automobilistica giapponese Toyota Motor Corp‘s (NYSE:TM), Daihatsu, ha annunciato nella giornata di mercoledì la sospensione temporanea delle spedizioni di tutti i suoi modelli sviluppati. Questa decisione fa seguito a un recente rapporto investigativo dei media che ha rivelato manipolazioni nei test di sicurezza che hanno coinvolto circa 64 modelli e 3 motori.

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In risposta alle scoperte, Daihatsu ha identificato le negligenze nei test di sicurezza per 64 modelli, compresi i veicoli del marchio Daihatsu e quelli forniti a Toyota, Mazda e Subaru. I modelli interessati comprendono 28 modelli nazionali, come Pixis Epoch e Raize, e 16 modelli esteri attualmente in produzione o in fase di sviluppo, come Yaris e Avanza. In particolare, 20 di questi modelli sono già stati dismessi.

“Ci scusiamo profondamente con i nostri clienti e le altre parti interessate per aver causato grandi disagi e preoccupazioni e per aver tradito la loro fiducia”, ha dichiarato il produttore di mini auto in un comunicato. Come risposta, l’unità sospenderà le spedizioni sia in Giappone che all’estero.

Per quanto riguarda i rimedi futuri, Daihatsu ha riferito i risultati dell’indagine al Ministero del Territorio, delle Infrastrutture, dei Trasporti e del Turismo e al Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria.

Poiché l’indagine ha rivelato una manipolazione su larga scala, il ministero dei trasporti giapponese ha dichiarato che giovedì effettuerà un’ispezione in loco presso la sede della società. Il presidente di Daihatsu, Soichiro Okudaira, ha anche avvertito che alcune autorizzazioni regolamentari rilasciate all’azienda potrebbero essere revocate.

Immagine via Shutterstock