L’acqua in bottiglia? Contiene molte particelle di plastica

Un nuovo studio rivela che l'acqua in bottiglia potrebbe contenere livelli di plastica più elevati rispetto a quanto si pensava

L’acqua in bottiglia? Contiene molte particelle di plastica
2' di lettura

Uno studio appena pubblicato ha scoperto che l’acqua in bottiglia acquistata nei negozi può contenere livelli di particelle di plastica molto più elevati di quanto si pensasse in precedenza, con una media di 240.000 particelle di plastica per litro in tre marche.

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Cosa è successo

Come riporta The Register di mercoledì, lo studio, condotto da ricercatori delle università Columbia e Rutgers, ha utilizzato una tecnica innovativa chiamata stimulated Raman scattering (SRS) per identificare alcune delle più piccole particelle di plastica presenti nell’acqua in bottiglia.

I risultati, pubblicati nei Proceedings of the National Academy of Sciences, hanno rivelato una media di 240.000 particelle di plastica per litro di acqua nelle bottiglie delle tre marche testate, con un intervallo compreso tra 110.000 e 370.000 particelle per litro. Questa cifra è notevolmente superiore alle stime precedenti, che si ritenevano da 10 a 100 volte inferiori.

Inoltre, è stato osservato che circa il 90% delle particelle identificate con la SRS erano nanoplastiche, mentre il restante 10% era costituito da microplastiche.

L’autore principale dello studio, Naixin Qian, ha spiegato la correlazione tra le dimensioni delle particelle di plastica e la loro prevalenza, dicendo: “Non è del tutto inaspettato trovare così tanta roba”.

Perché è importante

La metodologia dello studio, nonostante fornisca indicazioni cruciali sull’entità della contaminazione da plastica nell’acqua in bottiglia, presenta dei limiti. Il software sviluppato è stato in grado di rilevare solo circa il 10% del totale delle particelle rilevate con l’SRS, lasciando spazio a particelle di plastica organiche, inorganiche e non rilevate. I ricercatori si stanno concentrando sulla messa a punto dell’SRS per rilevare le particelle non plastiche nell’acqua, con l’intenzione di analizzare l’acqua di rubinetto, i campioni d’aria e i tessuti biologici.

Questo studio potrebbe potenzialmente portare a una migliore comprensione delle fonti di contaminazione da microplastica e allo sviluppo di soluzioni per affrontare questo pressante problema ambientale.

Immagine di Tarasyuk Igor tramite Shutterstock