Superbonus: il governo impone il blocco definitivo ai trasferimenti di credito

Il governo blocca definitivamente i trasferimenti di credito relativi al Superbonus, introducendo nuove restrizioni e misure anti-frode.

2' di lettura

Il governo italiano ha annunciato il blocco definitivo del trasferimento dei crediti relativi al Superbonus, secondo un nuovo decreto. Le comunicazioni dovranno essere effettuate entro il 4 aprile.

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Cosa è successo

Secondo la Repubblica, il Ministro Giorgetti ha introdotto nuove restrizioni per fermare l’emorragia di conti pubblici. Le opzioni di cessione del credito e di sconto della fattura sono state eliminate per gli interventi successivi all’entrata in vigore delle nuove norme.

Il governo aveva già cercato di controllare l’esplosione della bolla edilizia con il decreto sui trasferimenti di credito del febbraio 2023. Tuttavia, queste misure non sono state sufficienti e hanno portato allo stop attuale.

Il nuovo decreto prevede anche l’introduzione di misure per acquisire maggiori informazioni sugli interventi incentivati. Ciò avverrà attraverso una comunicazione preventiva all’inizio dei lavori o della progettazione.

Per coloro che hanno debiti con l’erario e crediti maturati con i bonus edilizi, questi ultimi rimarranno congelati fino a quando non saranno in regola con i pagamenti dovuti.

Anche le aziende sono interessate dalle nuove regole sul trasferimento del credito. Per prevenire le frodi, la possibilità di trasferimento è stata ridotta a una e la responsabilità del cessionario è stata estesa.

Perché è importante

Questo nuovo decreto rappresenta uno sviluppo significativo nella saga del Superbonus. La decisione del governo di bloccare i bonifici è un chiaro tentativo di frenare l’uso improprio del sistema e di controllare la fiorente bolla edilizia.

Le implicazioni di questa mossa sono di vasta portata e riguardano non solo i debitori del Tesoro ma anche le aziende che si affidano ai bonifici. Le nuove regole avranno senza dubbio un impatto significativo sul settore edile italiano e sull’economia in generale. Con la scadenza per le comunicazioni fissata al 4 aprile, tutti gli occhi saranno puntati sulle modalità di attuazione di questi cambiamenti e sui loro effetti successivi.