Capital Group: dal calo demografico un nuovo rischio per la crescita globale

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Jared Franz analizza l’impatto dell’invecchiamento prevedendo che la società sarà non solo resiliente, ma anche capace di adattarsi agli shock. Speranze riposte anche nell’IA, ma è ancora troppo presto

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Anche la Cina è entrata nella lunga lista di Paesi che registrano più decessi che nascite, un trend demografico che potrebbe avere ripercussioni negative sull’economia globale. L’ONU prevede che il mondo raggiungerà il picco demografico intorno al 2086, ma è una stima ottimistica perchè in alcuni Paesi il fenomeno del “baby bust” dell’era pandemica potrebbe aver aggravato il declino e anche in alcuni Stati dell’Africa e dell’America Latina il numero di nuovi nati è vicino al tasso di sostituzione di 2,1 figli per donna, per cui il picco potrebbe essere toccato già intorno al 2050.

LA DEMOGRAFIA INFLUENZA TUTTE LE VARIABILI ECONOMICHE E MONETARIE

Capital Group, in un’analisi dell’Economista Jared Franz, sottolinea che la demografia influenza gli acquisti e il potenziale di guadagno delle aziende, contribuisce a definire la politica monetaria e, in ultima analisi, il benessere di ogni generazione successiva. I diversi Paesi presentano molte idiosincrasie culturali e politiche. In USA il trend è favorevole alla crescita rispetto alle economie sviluppate grazie a un tasso di natalità basso ma ancora superiore a quello di Europa, Giappone e altre economie sviluppate. Il calo cinese è appena iniziato, e secondo Franz si troverà ad affrontare sfide non dissimili dal Giappone…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.