Il CEO di Tesla (NASDAQ:TSLA) e SpaceX, Elon Musk, ha confermato che i messaggi privati su X non sono crittografati di default, dopo aver precedentemente criticato il servizio di messaggistica WhatsApp di Meta Platforms Inc. (NASDAQ:META), definendolo “spyware”.
Musk critica WhatsApp per presunta sorveglianza
Un utente su X ha messo in dubbio la crittografia end-to-end di WhatsApp dopo aver notato annunci mirati su Instagram a seguito di una conversazione privata in merito a delle borse. Musk ha risposto etichettando WhatsApp come “spyware”.
Because it’s spyware
— Elon Musk (@elonmusk) July 7, 2024
In un altro scambio di tweet, Musk è stato interrogato in merito alla crittografia dei messaggi diretti (DM) su X. Il magnate tecnologico ha ammesso che la funzione di crittografia uno-a-uno sulla piattaforma non è attivata di default e ha definito la sua implementazione “complicata”.
Ha anche osservato che la società sta lavorando per migliorare la funzione ed estenderla ai messaggi di gruppo, assicurando agli utenti che le chiamate audio e video su X sono automaticamente crittografate.
It currently works in a clunky way for one to one messages (if you turn it on). We’re working on making it easy to use and apply to group messages too.
? audio and video calls are automatically encrypted.
— Elon Musk (@elonmusk) July 8, 2024
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I precedenti attacchi di Musk a WhatsApp
I recenti commenti di Musk si aggiungono alle sue precedenti critiche alle pratiche di Meta in materia di privacy. All’inizio di aprile di quest’anno, il magnate tecnologico aveva deriso Meta in seguito a un’interruzione di Facebook, Instagram e WhatsApp, attribuendola al fatto che le piattaforme erano “distratte dalla vendita dei dati dei loro utenti”.
Musk aveva già preso di mira WhatsApp a maggio dell’anno scorso, affermando che “non è affidabile”, a seguito delle accuse di un ingegnere di Twitter secondo cui la piattaforma lo stesse spiando attraverso il microfono del telefono. Meta ha infine risposto alla denuncia originale citando un “bug su Android” come causa.
Musk è anche un sostenitore attivo della crittografia end-to-end. Ad aprile 2022, prima di acquisire Twitter per 44 miliardi di dollari, aveva dichiarato che Twitter dovrebbe dotarsi della crittografia end-to-end per i suoi messaggi diretti al fine di garantire la sicurezza degli utenti, in modo analogo a Signal.
Foto cortesia di Shutterstock
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