Il crollo del prezzo delle azioni di Netflix, Inc. (NASDAQ:NFLX) ha causato una flessione anche di altri titoli di media che emulano le mosse del colosso dello streaming; la valutazione di Spotify Technology S.A. (NYSE:SPOT) ha iniziato a perdere la sua magia anche prima del crollo di Netflix, ha scritto il Financial Times.
La capitalizzazione di mercato di Spotify è circa il doppio del suo fatturato 2021, mentre quella di Netflix è di circa il triplo.
Spotify e Netflix, pionieri dello streaming nei rispettivi settori, hanno milioni di abbonati e hanno creato marchi di fama mondiale; entrambe le aziende si sono trovate sotto pressione nel sostenere la crescita degli abbonati a livello globale. Il prezzo dei loro titoli in Borsa si basava infatti proprio su questa variabile.
Sebbene le due aziende sembrino avere un modello simile, il funzionamento è diverso; il Financial Times osserva che la musica è altamente concentrata, con solo quattro entità che controllano l’80% del catalogo musicale di Spotify. Al contrario ci sono diversi studi che producono prodotti televisivi per Netflix.
Spotify non possiede i suoi contenuti, ad eccezione della recente acquisizione dei podcast. Secondo il Financial Times, nel 2021 Spotify ha pagato 7 miliardi di dollari di royalties, realizzando un reddito operativo di soli 94 milioni di euro su un fatturato di 9,7 miliardi. Netflix è invece diventato uno dei maggiori studi di Hollywood, con molti contenuti di sua proprietà.
I concorrenti di Spotify sono le big tech come Apple Inc (NASDAQ:AAPL), Amazon.com Inc (NASDAQ:AMZN) e Google — consociata di Alphabet Inc (NASDAQ:GOOG) (NASDAQ:GOOGL) — che vendono prodotti simili.
Il Financial Times scrive che è difficile per Spotify aumentare i prezzi degli abbonamenti; d’altra parte, Netflix offre programmi diversi rispetto a quelli di Walt Disney Company (NYSE:DIS) o di HBO Max — di proprietà di AT&T Inc (NYSE:T).
L’abbonamento da 10 dollari al mese di Spotify è molto più economico dei 16 dollari al mese di Netflix. Inoltre Spotify offre anche un’opzione gratuita con annunci pubblicitari, a cui molti utenti sono inclini a causa dell’aumento dell’inflazione.
Dunque, Spotify si trova messa peggio di Netflix?
Foto di: Photo Mix da Pixabay
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