L’aumento dei tassi di interesse della BCE ha una conseguenza estremamente spiacevole per chi ha debiti da ripagare.
Infatti tale incremento incide direttamente sugli interessi del mutui a tasso variabile, facendoli aumentare in modo significativo.
Non bisogna dimenticare che gli aumenti della BCE sono i massimi mai fatti registrare in assoluto dalla Banca Centrale Europea da quando è nata, quindi è assolutamente inevitabile che abbiano un impatto significativo.
Inoltre è sicuro che dopo i maxi-aumenti dell’ultimo mese ne arriveranno altri di pari entità. Quindi da questo punto di vista la situazione è in peggioramento.
La stima del Sole24Ore
Secondo una recente stima pubblicata dal Sole24Ore, l’importo di alcune rate dei mutui a tassi variabili potrebbe salire anche del 35% nei prossimi nove mesi.
Secondo tale stima, chi ad esempio ad agosto avesse pagato un’ipotetica rata da 445€ per un prestito ventennale da 100.000€, a giugno 2023 arriverà a pagarne oltre 600€.
Gli interessi dei mutui a tasso variabile sono in genere indicizzati all’Euribor, ovvero il tasso interbancario di riferimento in Europa. Fino ad ora, a causa degli aumenti dei tassi della BCE, Euribor è già salito da luglio a questa parte, e non pare proprio possa scendere nei prossimi mesi. Anzi, a causa dei prossimi inevitabili nuovi aumenti dei tassi della BCE aumenterà ancora.
I tassi Euribor
Il grafico dei tassi Euribor mostra una vera e propria impennata negli ultimi due mesi, con un aumento da -0,5% a +0,5% da inizio luglio fino ad oggi. Basti pensare che era sostanzialmente fermo a -0,5% addirittura da maggio 2020, ovvero più di due anni, e l’ultima volta che era stato in territorio positivo era febbraio 2015.
Si tratta pertanto non solo di un significativo balzo improvviso, ma anche di un vero e proprio cambio di paradigma dopo diversi anni di tassi negativi.
Il supplemento “Banche e Moneta” pubblicato di recente da Banca d’Italia riferisce che a luglio i tassi sui mutui comprensivi delle spese accessorie sono saliti al 2,45%, rispetto al 2,37%. Ma ad agosto e settembre sono sicuramente saliti ancora, e lo faranno anche nei prossimi mesi, fino a che la BCE non allenterà la sua politica monetaria restrittiva per tenere a bada l’inflazione.
Secondo l’Unione Nazionale Consumatori (UNC) in media un finanziamento finirà per costare 1.176€ annui in più agli italiani.
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