I gestori patrimoniali si affannano a cercare opportunità di investimento alternative mentre le azioni continuano a crollare a causa delle persistenti difficoltà macroeconomiche. Inoltre, i dati migliori del previsto sull’occupazione negli USA pubblicati venerdì scorso indicano che la Federal Reserve potrebbe continuare ad aumentare i tassi di interesse nei prossimi mesi, danneggiando ulteriormente il comparto azionario. Questo elemento, insieme alla storica debolezza delle azioni osservata a settembre, ha spinto i gestori di fondi e gli investitori a cercare alternative migliori.
La sovraperformance del mercato delle materie prime
All’inizio di quest’anno il mercato delle materie prime ha sovraperformato gli indici azionari di riferimento. La guerra Russia-Ucraina e il peggioramento della crisi della supply chain hanno provocato gravi carenze di materie prime in vari Paesi. Inoltre, l’Occidente ha accusato la Russia di utilizzare come armi le principali materie prime, tra cui cereali e petrolio, in risposta alle aspre sanzioni economiche. Nel frattempo, Mosca ha sostanzialmente ridotto le esportazioni di petrolio verso l’Europa e ha frenato le esportazioni di approvvigionamento alimentare dai porti ucraini attraverso il Mar Nero.
Di conseguenza le principali materie prime, in particolare petrolio e generi alimentari, all’inizio di quest’anno hanno assistito a un immenso aumento dei prezzi. Goldman Sachs prevede che questa tendenza proseguirà: gli analisti stimano che l’indice S&P GSCI delle materie prime salirà del 38,8% nei prossimi 12 mesi. Inoltre, gli analisti strategici di Goldman Sachs prevedono che nel corso del 2023 il settore energetico produrrà rendimenti superiori al 50%.
Terreni agricoli: maggiore possibilità di guadagni a lungo termine
Sebbene gli analisti di Goldman Sachs scommettano sul fatto che il mercato delle materie prime rimanga solido, i prezzi di diverse materie prime hanno iniziato a precipitare mentre l’economia globale è alle prese con la minaccia di una recessione. Solo la scorsa settimana i prezzi del petrolio sono scesi di oltre il 2,5% a causa di un rallentamento dell’attività manifatturiera cinese.
D’altra parte, i terreni agricoli sono destinati a fornire rendimenti a lungo termine migliori del previsto, grazie alla crescente domanda globale di cibo. Ad esempio, Productive Iowa Row Crop Farm, fattoria specializzata in mais e soia, ha prodotto un rendimento del 23,3%, battendo la stima dell’8,5%; l’azienda agricola californiana East Highline 160, che produce principalmente erba medica e carote, ha prodotto un rendimento del 15,4% rispetto a una stima dell’8,8%. Man mano che la popolazione mondiale continua a crescere, la domanda di generi alimentari di base rimarrà robusta, assicurando elevati rendimenti agli investimenti in terreni agricoli.
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