Yvon Chouinard, il fondatore del produttore di abbigliamento outdoor Patagonia, ha affermato che d’ora in avanti la “Terra” deterrà la proprietà dell’azienda.
Cosa è successo
La “Terra è ora il nostro unico azionista”, ha scritto Chouinard in una recente lettera. Il fondatore ha affermato che trasferirà il 100% delle azioni con diritto di voto della società a un fondo creato per proteggere i valori dell’azienda; il 100% delle azioni senza diritto di voto sarà invece ceduto a un collettivo no profit dedito a “combattere la crisi ambientale e difendere la natura”.
I nuovi proprietari di Patagonia saranno dunque il Collettivo Holdfast e il Patagonia Purpose Trust. Il Collettivo deterrà il 98% della società e le azioni senza diritto di voto; il Trust avrà il 2% e tutte le azioni con diritto di voto.
Il CEO Ryan Gellert insieme a tutti i suoi dipendenti guiderà l’azienda, sotto la direzione del consiglio di amministrazione. La famiglia Chouinard continuerà a far parte del consiglio e guiderà il lavoro filantropico del Collettivo Holdfast.
Perché è importante
Patagonia vale 3 miliardi di dollari ed esiste da più di mezzo secolo, secondo un report del New York Times.
Il report del Times, che descrive l’83enne Chouinard come un miliardario “riluttante”, afferma che il Trust e il Collettivo sono nati per far sì che i profitti dell’azienda — quantificati in 100 milioni di dollari all’anno — vengano utilizzati per combattere il cambiamento climatico.
“Speriamo che questo influenzi una nuova forma di capitalismo che non finisca con pochi ricchi e un gruppo di poveri”, ha detto Chouinard in un’intervista, come riporta il Times.
Di recente anche un altro miliardario, il co-fondatore di Microsoft Bill Gates, ha affrontato il tema del cambiamento climatico e il suo impatto sull’autosufficienza alimentare in Africa.
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