Christian Sewing, amministratore delegato di Deutsche Bank AG (NYSE:DB), pur sostenendo che la prima priorità per la banca tedesca è rappresentata dal piano quadriennale di cambio strategico, non ha escluso una fusione all’inizio del prossimo anno; tuttavia, secondo Bloomberg, un accordo di acquisizione potrebbe materializzarsi soltanto se nel 2021 si registrerà un miglioramento della redditività della banca.
Cosa è successo In un’intervista rilasciata a Bloomberg, Sewing ha sottolineato che non vorrebbe che la banca fosse l’obiettivo di un’operazione di acquisizione, ma un aumento del prezzo delle azioni o dei dati sulla redditività potrebbe mettere Deutsche Bank in “una posizione migliore” per negoziare; il direttore finanziario della banca tedesca, James von Moltke, ha lasciato intendere che DB è aperta anche a fusioni transfrontaliere, come riportato da Bloomberg il mese scorso.
Lo scoppio della pandemia ha costretto le banche europee a rivedere le proprie strategie bancarie delle filiali: a settembre Deutsche Bank ha infatti deciso di chiudere una filiale su cinque in Germania, riducendo la sua presenza a circa 400 unità, come riferito da Reuters.
Perché è importante I dirigenti delle principali banche di investimento europee, tra cui Von Moltke, ritengono che il settore bancario europeo debba essere consolidato e che i mercati assisteranno ad ulteriori accordi di acquisizione.
A settembre CaixaBank S.A. (OTC:CAIXY) e Bankia SA hanno creato la maggiore banca spagnola attraverso un accordo di fusione, mentre a luglio la banca italiana Unione di Banche Italiane SpA (UBI Banca) è stata oggetto di un’acquisizione ostile da parte di Intesa Sanpaolo Spa (OTC:ISNPY), secondo quanto riportato dal Financial Times.
Movimento dei prezzi Durante l’orario di negoziazione del lunedì il titolo DB ha guadagnato il 2,35%, chiudendo a 8,70 dollari.
Foto per gentile concessione: Deutsche Bank tramite Flickr