USA: le vendite al dettaglio salgono del 3%, cosa sapere

Gli indicatori di spesa dei consumatori negli Stati Uniti allarmano gli economisti

USA: le vendite al dettaglio salgono del 3%, cosa sapere
2' di lettura

L’ETF SPDR S&P 500 (NYSE:SPY) è volatile mercoledì dopo che le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate più di quanto previsto dagli economisti a gennaio, suggerendo che i consumatori stanno spendendo di nuovo dopo aver tirato le redini sui budget per le spese delle vacanze.

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Cosa è successo

Il Census Bureau ha affermato che le vendite al dettaglio e dei servizi di ristorazione negli Stati Uniti sono aumentate del 3% a gennaio rispetto alle stime di un aumento dell’1,8%.

Per fare un confronto, le vendite al dettaglio a dicembre sono diminuite dell’1,1%.

Le vendite al dettaglio core, che escludono benzina e automobili, sono aumentate del 2,3% rispetto alle stime di un aumento dello 0,8%. Le vendite al dettaglio core a dicembre erano invece diminuite dell’1,1%.

Le vendite totali da novembre a gennaio sono aumentate del 6,1% rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

Perché è importante

Le vendite al dettaglio di mercoledì suggeriscono che la domanda dei consumatori sta riprendendo mentre l’inflazione continua a scendere.

Martedì, il Dipartimento del lavoro ha riportato un aumento del 6,4% su base annua dell’indice dei prezzi al consumo per gennaio. Il valore dell’indice dei prezzi al consumo è sceso dal 6,5% di dicembre, ma si è attestato al di sopra della media delle stime degli economisti del 6,2%.

I dati di questa settimana arrivano sulla scia di due ribassi consecutivi da parte della Federal Reserve. Molti economisti hanno indicato che l’inflazione non sta scendendo abbastanza velocemente perché la Fed possa allentare ulteriormente. È possibile che la banca centrale opti invece per un aumento più aggressivo dello 0,5% alla prossima riunione di marzo o semplicemente scelga di continuare con aumenti dello 0,25% più a lungo di quanto previsto in precedenza.

Il mercato obbligazionario sconta una probabilità dell’87,8% di un successivo aumento dello 0,25% a marzo e una probabilità del 12,2% di un aumento dello 0,5%, secondo i dati del CME Group.

La prossima decisione della Fed sui tassi è prevista per il 22 marzo, ma prima di allora esaminerà molti nuovi dati, incluso l’IPC di febbraio, previsto per il 14 marzo.

Movimento dei prezzi dello SPY

Lo SPY è in calo dello 0,51% a 410,55 dollari al momento della scrittura, dati di Benzinga Pro.

Foto: Lorena Mulet da Pixabay