Il coronavirus ha decimato compagnie in diversi settori, tra cui compagnie aeree, energia, ospitalità e vendita al dettaglio; allo stesso tempo, la pandemia ha rappresentato però un vantaggio per le società tecnologiche, spingendo le azioni di questo settore a livelli record.
A marzo i mercati più ampi sono entrati in territorio ribassista ma si sono presto ripresi per tornare a scambiare ai livelli pre-COVID-19 nel giro di pochi mesi, sostenuti principalmente dalle prestazioni stellari delle società tech a mega-capitalizzazione.
Tutto questo significa che ci sono titoli scambiati a una valutazione inferiore che hanno il potenziale per sovraperformare i mercati più ampi, ora che entriamo nel quarto trimestre dell’anno. Diamo un’occhiata a tre titoli tech che vengono scambiati a sconto rispetto alle stime dei prezzi obiettivo fatte dagli analisti sell-side.
Adobe, colosso della trasformazione digitale: la prima azienda della lista è Adobe Inc. (NASDAQ:ADBE), un titolo che nel 2020 ha già reso il 45%.
Adobe continua a pubblicare numeri stellari e nel terzo trimestre dell’anno fiscale 2020 è riuscita a far crescere le vendite su base annua del 14%, a 3,23 miliardi di dollari.
Nel terzo trimestre le vendite della sua attività Creative Cloud sono aumentate del 19%, mentre quelle dei segmenti Document Cloud ed Experience Cloud sono cresciute rispettivamente del 22% e del 2% su base annua.
L’attività verticale di Creative Cloud fa parte del business Digital Media di Adobe, che include applicazioni di punta come Photoshop, InDesign e Premiere.
Il costo del pacchetto Adobe da 20 applicazioni è di 53 dollari al mese, ma gli utenti hanno la possibilità di abbonarsi anche alle singole applicazioni a un costo inferiore.
Il business verticale di Document Cloud fornisce l’archiviazione dei documenti e strumenti per la pubblicazione di PDF e per il lavoro a distanza; Experience Cloud fornisce invece software di marketing e pubblicità alle imprese, grazie ai quali queste possono misurare i risultati delle loro campagne pubblicitarie, acquistare inventari pubblicitari e interagire con i clienti tramite campagne di email marketing.
Ciascuna delle attività di Adobe ha il potenziale per crescere a ritmo rapido nel prossimo decennio.
Gli analisti intervistati da Yahoo Finance hanno un prezzo obiettivo medio a 12 mesi di 552,77 dollari, ovvero il 9% in più rispetto al prezzo attuale.
Akamai, compagnia tecnologica di software: Akamai Technologies (NASDAQ:AKAM) dispone di una piattaforma intelligente distribuita di edge computing dall’impresa al cloud, che consente alle aziende di offrire una solida esperienza e di migliorare l’efficienza.
Quando nel secondo trimestre del 2020 sono state annunciate le misure di lockdown, le aziende di networking per la distribuzione di contenuti, compresa Akamai, hanno registrato un aumento del traffico Internet; infatti, le vendite della società nel secondo trimestre sono aumentate su base annua del 13%, a 795 milioni di dollari, mentre il margine operativo ha avuto un’impennata del 32%.
Durante la chiamata degli utili aziendale, Akamai ha affermato che la sua piattaforma intelligente di edge computing è cresciuta fino a includere 300.000 server in 4.000 sedi, con oltre 1.500 partner di rete ai margini di Internet.
Akamai ha confermato che al momento sta lavorando con oltre 220 delle maggiori società di servizi over-the-top e di trasmissione al mondo, nonché con 24 dei 25 più famosi editori di videogiochi.
Le azioni Akamai sono attualmente scambiate a 112,53 dollari, ovvero il 10% al di sotto della stima media del prezzo obiettivo degli analisti, che si attesta a 125 dollari.
Citrix, specialista in tecnologie di virtualizzazione: da inizio anno le azioni dell’azienda di abilitazione del lavoro a distanza Citrix Systems Inc. (NASDAQ:CTXS) hanno guadagnato oltre il 20%, nonostante siano scambiate in ribasso del 22% rispetto al loro massimo a 52 settimane.
L’azienda fornisce applicazioni di virtualizzazione desktop; la domanda per i suoi servizi è cresciuta a causa della tendenza a lavorare da casa.
Nel secondo trimestre i ricavi ricorrenti annuali della società sono cresciuti di un solido 54% su base annua, a 949 milioni di dollari, mentre quelli sulle vendite di abbonamenti sono saliti del 41%, a 590 milioni. Citrix sta cambiando la propria attività per diventare una società di Software-as-a-Service, elemento che dovrebbe contribuire a generare ricavi stabili in tutti i cicli economici.
Questo cambiamento ha comportato nel secondo trimestre una crescita dei ricavi del 7%, significativamente inferiore a quella del 20% osservata nel trimestre di marzo.
Si prevede che il cambiamento nel mix di prodotti costituirà un cambiamento temporaneo e che la crescita del fatturato dovrebbe normalizzarsi nei prossimi 12 mesi.
Gli analisti che seguono Citrix hanno espresso un prezzo target medio a 12 mesi di 168 dollari, ovvero il 17% in più rispetto al suo prezzo attuale.