Intanto dagli USA arrivano nuovi segnali di forza dell’economia e di resilienza dell’inflazione, con i dati su vendite al dettaglio e prezzi alla produzione. Titoli dell’auto penalizzati dal contrasto Ue ai sussidi cinesi
Le principali piazze azionarie europee si muovono in buon rialzo nel finale di una seduta nel segno della Bce, che ha alzato per la decima volta consecutiva i tassi di 25 punti base. La banca centrale ha evidenziato che il costo di finanziamento ha raggiunto un livello che, se mantenuto abbastanza a lungo, darà un sostanziale contributo al ritorno dell’inflazione entro il target, ma sulla fine del ciclo dei rialzi la Lagarde è rimasta cauta.
Resta sotto pressione il settore auto con BMW e Renault in calo, sotto il peso dell’azione intrapresa dalla UE contro i sussidi cinesi ai veicoli elettrici. Effetto positivo invece sul settore dei materiali dalla decisione della Cina di tagliare i requisiti di riserva delle banche. Intanto dagli USA arrivano nuovi dati che segnalano la forza dell’economia con le vendite al dettaglio e la resistenza dell’inflazione con i prezzi alla produzione.
A Milano l’indice FTSE MIB viaggia in rialzo di oltre l’un per cento, in linea con le altre Borse, e riaggancia quota 28.800 punti. I titoli bancari in particolare rimbalzano dopo le modifiche annunciate alla tassa sugli extra profitti dalla premier Meloni con MPS e Unicredit in evidenza. Bene anche le utility con Hera in evidenza, mentre sul fronte opposto arretra Telecom Italia con gli investitori sempre in attesa di novità sul dossier NetCo.
Sugli altri mercati il prezzo del petrolio continua a ritoccare i massimi recenti con il WTI che va a toccare i 90 dollari e il Brent a ridosso dei 94 dollari. L’euro continua a indebolirsi e scivola sotto quota 1,07 contro dollaro, mentre sono in calo i rendimenti dei principali titoli di Stato con il BTP italiano al 4,34% e il Bund tedesco sotto il 2,6%.
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.