Il gigante della vendita al dettaglio Target Inc. (NYSE:TGT) ha annunciato la decisione di chiudere nove dei suoi negozi sparsi in quattro stati degli Stati Uniti, tra cui il Golden State della California.
Questo provvedimento è la risposta alle crescenti preoccupazioni legate ai furti e alla criminalità strutturata nel settore della vendita al dettaglio, che mettono a repentaglio la sicurezza dei dipendenti e dei clienti.
Le chiusure, che entreranno in vigore il 21 ottobre, comprenderanno una filiale a New York, due negozi a Seattle, tre nella zona combinata San Francisco-Oakland e un trio nel mercato di Portland.
Anche dopo aver investito notevoli risorse nel rafforzamento dell’infrastruttura di sicurezza, Target si trova ad affrontare ostacoli intrinseci per garantire un’esperienza di acquisto sicura in queste sedi.
“In questo caso, non possiamo continuare a gestire questi negozi perché i furti e la criminalità organizzata al dettaglio minacciano la sicurezza del nostro team e dei nostri ospiti e contribuiscono a una performance aziendale insostenibile”, ha comunicato ufficialmente l’azienda.
Il problema non riguarda solo Target. I retailer di tutti gli Stati Uniti sono alle prese con una recrudescenza dei furti e della criminalità sistematica al dettaglio.
I gruppi di criminalità organizzata che si concentrano specificamente sulle scorte dei negozi hanno aggravato lo stress finanziario delle aziende.
Una recente rivelazione della National Retail Federation (NRF) ha indicato che le differenze inventariali, espresse come frazione delle vendite al dettaglio complessive, hanno portato a perdite pari a ben 112,1 miliardi di dollari nel 2022. Secondo quanto riportato da Reuters, si tratta di un balzo significativo rispetto alla cifra di 93,9 miliardi di dollari dell’anno precedente.
L’azienda prevede di facilitare il trasferimento dei dipendenti idonei dai negozi colpiti a filiali alternative di Target.
Movimento dei prezzi
Martedì le azioni TGT hanno chiuso in ribasso del 2,48% a 109,48 dollari.