Tagliare una fragola fresca o affettare dei peperoni croccanti può sembrare una vittoria per la salute, ma c’è una novità: non tutta la frutta e la verdura sono così pulite come sembrano. Grazie agli esperti di Consumer Reports, che hanno analizzato sette anni di dati sui pesticidi forniti dal Dipartimento dell’Agricoltura, sappiamo che la maggior parte dei prodotti è abbastanza sicura, ma alcuni prodotti popolari, sei su tutti, contengono un’elevata quantità di pesticidi.
Siete pronti a scoprire quali frutti e verdure sono finiti nella lista, perché sono rischiosi e come potete continuare a gustarli senza preoccupazioni? Scopriamoli insieme, oltre anche qualche alternativa più sicura.
1. Mirtilli
Circa il 20% di tutti i mirtilli coltivati in modo convenzionale contiene residui di fosmet, un pesticida che non è esattamente un amico della salute dei bambini. Anche quelli surgelati non sono al sicuro e presentano un rischio molto elevato. Optate per i mirtilli biologici, o magari per le fragole biologiche per mantenere la dolcezza e la sicurezza.
2. Cocomero
Amate l’anguria? Ecco una notizia sconcertante: circa il 3% di queste angurie estive testate presentava livelli di residui di ossamile ben oltre la zona di refrigerazione. Se per voi i pesticidi sono un no-go, forse è il caso di passare al cantalupo per una scelta più sicura.
3. Peperoni
Quasi la metà dei peperoni domestici è ricoperta di oxamil o dei suoi derivati. Dal momento che questa sostanza chimica è nota per i suoi rischi per la salute, è consigliabile scegliere prodotti biologici o consumare queste verdure croccanti con parsimonia. E i peperoncini piccanti? Anche loro sono sulla lista ad alto rischio.
4. Patate
Ecco un dato sconvolgente: praticamente tutti i tuberi convenzionali hanno un po’ di clorprofam, una sostanza chimica che impedisce loro di far spuntare il germoglio mentre viaggiano verso i negozi. Tuttavia, anche le patate biologiche hanno mostrato una certa contaminazione. Ma le patate dolci non hanno questo problema e hanno un buon apporto nutrizionale, il che le rende un’ottima alternativa.
5. Fagiolini
Nonostante l’EPA abbia vietato l’uso dell’acefato per i fagiolini nel 2011, circa il 4% dei campioni presenta ancora questo pesticida fuori legge o i suoi derivati. Sebbene la possibilità di aver trovato un lotto contaminato sia bassa, la posta in gioco è alta: alcuni livelli hanno superato in modo allarmante il limite di sicurezza. Per evitare questo problema, è meglio orientarsi verso fagiolini americani biologici o addirittura piselli da neve.
6. Cavolo riccio e Senape
Queste verdure a foglia possono contenere un cocktail di pesticidi se coltivate in modo convenzionale. Se volete stare alla larga dai prodotti chimici, scegliere il cavolo e la senape biologici è una mossa intelligente. Altre alternative verdi pulite sono i broccoli, gli spinaci freschi o la lattuga.
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