Le famiglie italiane potranno risparmiare fino a 54.000 euro su un mutuo di 25 anni grazie alla riduzione dei tassi variabili al 3,69%.
Cosa è successo
Il risparmio stimato è stato calcolato dalla FABI, la Federazione Autonomi Bancari Italiani. La riduzione dei tassi segue la decisione della Banca Centrale Europea (BCE) di mantenere stabili i tassi di interesse dopo l’ultimo aumento del 14 settembre 2023.
La BCE ha aumentato il tasso base dal 4,25% al 4,50%, ma ha lasciato i tassi invariati nelle riunioni successive. La prossima riunione della BCE è prevista per il 6 giugno 2024, dove si attende una possibile riduzione dei tassi.
In Italia, circa 6,8 milioni di famiglie sono indebitate, con 3,5 milioni di queste che hanno sottoscritto un mutuo per l’acquisto della prima casa. I tassi di interesse sui prestiti sono aumentati significativamente nel 2022 e 2023, ma le banche hanno iniziato a ridurli negli ultimi mesi.
Secondo la FABI, la riduzione dei tassi permetterà alle famiglie di risparmiare il 14,9% sui mutui. Anche il credito al consumo ha beneficiato di questa riduzione, con i tassi scesi a una media dell’8,93%.
Perché è importante
La decisione della BCE di mantenere stabili i tassi di interesse è stata influenzata da una serie di fattori economici. Ad esempio, il 14 settembre 2023, la BCE ha aumentato il tasso base dal 4,25% al 4,50% per contrastare l’inflazione crescente. Tuttavia, la stabilizzazione dei tassi nelle riunioni successive indica un approccio più cauto per evitare di soffocare la crescita economica.
La riduzione dei tassi di interesse sui mutui è particolarmente significativa per le famiglie italiane, molte delle quali sono già sotto pressione finanziaria. Secondo un rapporto del 2022, i tassi di interesse sui prestiti erano aumentati significativamente, rendendo difficile per molte famiglie gestire i loro debiti. La recente riduzione dei tassi offre un sollievo tanto necessario e potrebbe stimolare ulteriori investimenti nel mercato immobiliare.
Inoltre, la riduzione dei tassi di interesse ha un impatto positivo anche sul credito al consumo. Con i tassi scesi a una media dell’8,93%, i consumatori possono accedere a finanziamenti a condizioni più favorevoli, il che potrebbe incrementare la spesa al consumo e sostenere la crescita economica complessiva.
La prossima riunione della BCE, prevista per il 6 giugno 2024, sarà cruciale per determinare la direzione futura dei tassi di interesse. Gli analisti attendono con ansia questa riunione, sperando in ulteriori riduzioni che potrebbero continuare a sostenere le famiglie e l’economia italiana.
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