Nel 2019, il Vision Fund di SoftBank ha deciso di vendere tutte le sue azioni Nvidia (NASDAQ:NVDA), che rappresentavano il 4,9% della società. Sebbene all’epoca questa sembrasse una mossa intelligente perché SoftBank aveva inizialmente speso circa 700 milioni di dollari per acquistare le azioni e aveva finito per ottenere un enorme profitto di 3,3 miliardi di dollari dalla vendita, ora è chiaro: se Softbank avesse tenuto quelle azioni, esse avrebbero avuto un valore di oltre 150 miliardi di dollari solo un paio di giorni fa.
Vendendo nel 2019, SoftBank ha perso un guadagno di oltre 150 miliardi di dollari.
Anche se l’obiettivo principale del Vision Fund di Softbank era quello di investire nell’intelligenza artificiale, essere troppo precoci a volte può significare perdere opportunità più grandi. Nel 2019, Nvidia era in difficoltà, con il prezzo delle sue azioni quasi dimezzato nei quattro mesi precedenti.
Ma oggi siamo arrivati a un punto di svolta. Nvidia è valutata circa 2,9 trilioni di dollari, subito dopo Apple e Microsoft, facendo sembrare la decisione di SoftBank di vendere un’occasione d’oro mancata.
Tuttavia, è importante ricordare che le decisioni di investimento vengono prese in base alle informazioni e alle condizioni di mercato disponibili in quel momento. Prevedere il mercato futuro è sempre incerto.
Il settore tecnologico, soprattutto in aree come l’IA e i semiconduttori, cresce rapidamente e può essere imprevedibile. Nvidia, che produce GPU, ha dato una svolta significativa alla situazione. Con l’avanzare delle tecnologie di IA, i prodotti di Nvidia sono diventati sempre più essenziali, facendo schizzare in alto il valore dell’azienda.
Ma anche se le azioni di Nvidia sono aumentate di oltre il 1.000% dall’ottobre 2022, diventando la terza azienda al mondo per valore di mercato, gli investitori si chiedono se la crescita di Nvidia possa continuare, soprattutto perché è così dominante nella produzione di chip IA.
Il mondo degli investimenti non è mai semplice e ciò che oggi sembra una buona idea potrebbe rivelarsi una pessima decisione in futuro e viceversa.
Naturalmente Masayoshi Son, il fondatore del gruppo SoftBank, si è pentito della sua decisione. Di recente ha dichiarato: “Il pesce che è scappato era grosso” e “ho dovuto vendere le azioni con le lacrime agli occhi”.
Tuttavia, Masayoshi Son continua a puntare sull’IA. Infatti, di recente ha dichiarato: “Credo seriamente che il motivo per cui Masayoshi Son è nato sia quello di realizzare l’ASI”, rivelando la sua intenzione di fare un investimento significativo nel settore dell’IA.
Come riporta il Wall Street Journal, Son crede nella “superintelligenza artificiale” (ASI), che secondo lui sarebbe 10.000 volte più intelligente dell’intelligenza umana e verrebbe ampiamente utilizzata in 10 anni per aiutare gli esseri umani a risolvere problemi come malattie, incidenti automobilistici, guerre e persino potenziali incidenti causati da meteoriti.
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