Le scommesse sul taglio dei tassi si sono rivelate negative per il dollaro statunitense, con un indice che misura la performance del biglietto verde rispetto a un paniere delle principali valute globali che si è indebolito nelle ultime sedute. Giovedì l’economista e toro dell’oro Peter Schiff ha commentato gli sviluppi.
Cosa è successo
Martedì l’indice del dollaro statunitense è sceso a un minimo intraday di 100,92 dollari, la prima volta che l’indice è sceso sotto i 101 dollari quest’anno. Nonostante l’indice abbia toccato il livello più basso da fine dicembre 2023, è ancora relativamente alto, ha dichiarato Schiff in un post su X, ex Twitter.
L’economista ha segnalato la possibilità di un’ulteriore debolezza in futuro. “Sembra che sia sull’orlo di un crollo totale. Quando questo accadrà, ne vedrete di cotte e di crude”, ha detto.
The U.S. Dollar Index just hit a new 2024 low. The last time the Dollar Index was trading this low was Dec. 2023. But the Dollar Index is actually still relatively high. But it looks like it's on the verge of a total collapse. When that happens you're gonna see some serious shit.
— Peter Schiff (@PeterSchiff) August 21, 2024
I 2 consigli alla Harris
In un post separato, Schiff ha dato un consiglio alla candidata democratica alla presidenza Kamala Harris. Prendendo di mira le politiche proposte dalla Harris contro il dumping dei prezzi, Schiff ha detto che il governo non rende le cose più accessibili e al contrario le rende più costose.
“Se Kamala vuole prezzi più bassi, deve togliere di mezzo il governo in modo che il libero mercato possa fornirli”, ha detto.
Schiff ha anche invitato la Harris a bilanciare il bilancio attuando tagli alla spesa. Questo può impedire alla Federal Reserve di stampare denaro per colmare il divario di bilancio e frenare la pressione inflazionistica.
Perché è importante
È probabile che il dollaro rimanga sotto pressione nei prossimi mesi, dato che la Fed intende invertire l’aggressivo rialzo dei tassi attuato dal marzo 2022. Vale la pena considerare la possibilità che il dollaro sia pronto per il prossimo mercato ribassista secolare, ha affermato Lisa Shalett, Chief Investment Officer di Morgan Stanley, in una nota di marzo. L’aspettativa si basa sui seguenti fattori:
- l ‘apprezzamento del valore della maggior parte delle materie prime, che sono denominate in dollaro
- le crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina, che spingeranno quest’ultima a ridurre la propria dipendenza dal dollaro, facendo a sua volta scendere la domanda di questa valuta
- L’abbandono della politica monetaria ultra-allentata da parte della Banca del Giappone.
Nell’eventualità di un declino secolare del dollaro, la stratega raccomanda agli investitori di aumentare l’esposizione agli asset reali come le materie prime, l’oro, l’energia, le infrastrutture legate all’energia e i fondi di investimento immobiliare. La stratega raccomanda inoltre di investire in titoli internazionali, in particolare quelli di Giappone, India, Messico e Brasile.
L’Invesco DB US Dollar Index Bullish Fund (NYSE:UUP) è salito dello 0,11% a 28,10 dollari nel trading pre-market di giovedì, secondo i dati di Benzinga Pro.
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