Volkswagen (OTC:VWAGY), il più grande produttore automobilistico d’Europa, sta prendendo in considerazione la chiusura degli impianti per la prima volta nella storia del suo marchio, che conta ben 87 anni. Ma Volkswagen è solo uno degli esempi di un’industria automobilistica europea in difficoltà e attualmente alle prese con numerosi problemi, tra cui la lotta alla competizione globale e l’attrattiva in calo.
L’industria automobilistica europea sta infatti affrontando numerosi problemi contemporaneamente
Secondo Bloomberg Intelligence, uno stabilimento europeo su tre dei colossi automobilistici, ovvero Volkswagen, Bayerische Motoren Werke Aktiengesellschaft (OTC:BMWYY), Mercedes-Benz Group AG (OTC:MBGAF) (OTC:MBGYY), Stellantis N.V. (NYSE:STLA) e Renault (OTC:RNLSY) è sottoutilizzato. Nel frattempo, i produttori automobilistici cinesi come BYD (OTC:BYDDY) sono pronti a conquistare l’Europa. Per evitare le tariffe sugli EV prodotti in Cina, i produttori cinesi stanno infatti pianificando di costruire le proprie fabbriche nel territorio europeo.
Volkswagen è solo una delle prime vittime
L’amministratore delegato del Gruppo Volkswagen, Oliver Blume, ha parlato apertamente della grave situazione in cui versa l’industria automobilistica europea, con la Germania in particolare che non è più un luogo di produzione competitivo. Volkswagen è caduta in disgrazia anche in Cina, il suo più grande mercato. Nella prima metà del 2024, le consegne di Volkswagen in Cina sono calate del 7% su base annua e l’utile operativo del gruppo è crollato dell’11,4% a 11,2 miliardi di dollari. Volkswagen sta perdendo terreno nei confronti di marchi locali in Cina, come BYD, che stanno puntando al proprio mercato nazionale.
Anche Stellantis è stata colpita dal rallentamento della domanda in Europa
In Italia, Stellantis sta tirando il freno. In risposta alla crisi delle vendite, Stellantis ha interrotto per un mese la produzione della Fiat 500e elettrica nello stabilimento di Mirafiori, vicino a Torino. Stellantis ha inoltre rivelato che il sito sarà sottoposto a una trasformazione significativa che comporterà un investimento di 100 milioni di euro. Stellantis dovrebbe iniziare a produrre una versione ibrida della Fiat 500 il prossimo anno.
Oltre alle difficoltà europee, Stellantis sta affrontando anche una riduzione delle quote in Nord America. Nel primo semestre del 2024, i ricavi netti sono scesi del 14% su base annua, mentre l’utile netto è crollato del 48% su base annua.
Con i produttori cinesi di veicoli elettrici che stanno percorrendo nuove strade, determinati a conquistare il mondo, le semplici misure di riduzione dei costi non bastano.
Le case automobilistiche europee hanno difficoltà a tenere il passo dei produttori cinesi di veicoli elettrici. L’aumento dei dazi imposti dall’UE ai produttori di veicoli elettrici cinesi ha provocato notevoli contraccolpi e la preoccupazione che ciò renda più difficile per l’UE raggiungere i suoi obiettivi di zero netto, dato che i veicoli elettrici cinesi sono più popolari tra i consumatori, sia per i prezzi più favorevoli che per le loro maggiori caratteristiche. Inoltre, le tariffe sono viste come un piccolo ostacolo per una potenza EV come BYD. A prescindere dalla loro eredità, le case automobilistiche europee che non riusciranno ad adattarsi abbastanza rapidamente saranno lasciate ai margini mentre i produttori cinesi di veicoli elettrici come BYD minacciano di lasciarle nella polvere.
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