La Federal Reserve ha concluso l’anno con un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base, come ampiamente previsto, abbassando il tasso dei fondi federali a un intervallo di 4,25%-4,5%.
Si tratta del livello più basso dal gennaio 2023 e della terza riduzione consecutiva dei costi di finanziamento, dopo il taglio di 50 punti base di settembre e quello di 25 punti base di novembre.
La decisione di abbassare i tassi di interesse non è stata unanime: il presidente della Fed di Cleveland, Beth M. Hammack, ha votato per mantenere invariato l’intervallo di riferimento al 4,5%-4,75%.
La dichiarazione della Fed ha mostrato un significativo cambiamento di linguaggio, con l’aggiunta delle parole “misura” e “tempistica” in riferimento ai futuri aggiustamenti della politica. Questo cambiamento segnala un approccio più cauto nei confronti di ulteriori tagli dei tassi nel 2025.
“Nel considerare l’entità e la tempistica di ulteriori aggiustamenti dell’intervallo obiettivo del tasso dei fondi federali, il Comitato valuterà attentamente i dati in arrivo, l’evoluzione delle prospettive e l’equilibrio dei rischi”, si legge nel comunicato del Federal Open Market Committee di dicembre.
Le proiezioni economiche indicano un minor numero di tagli ai tassi e un’inflazione più elevata
Il dot plot di dicembre della Fed, che illustra il percorso previsto da ciascun policymaker per i tassi di interesse, indica un’aspettativa mediana di riduzione del tasso dei fondi federali a un punto intermedio del 3,9% entro la fine del 2025.
Questa proiezione suggerisce la possibilità di effettuare solo due ulteriori tagli dei tassi dello 0,25% nel corso del prossimo anno, una revisione significativa rispetto ai tagli di un intero punto percentuale previsti a settembre.
Per il 2026, la Fed prevede che il tasso sui fed funds scenda a un punto medio del 3,4%, rispetto al 2,9% di settembre.
La Fed ha alzato materialmente le sue aspettative di inflazione per il 2025, prevedendo un’inflazione headline della spesa per consumi personali del 2,5% rispetto al 2,1% di settembre. L’inflazione PCE core, che esclude i prezzi volatili di cibo ed energia, è ora prevista al 2,5% nel 2025, rispetto alla precedente stima del 2,2%.
La Fed ha ribadito che l’attività economica rimane “solida” e ha affermato che, nonostante un certo allentamento delle condizioni del mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione continua ad essere basso.
La crescita economica del 2025 è stata rivista al rialzo di 0,1 punti percentuali rispetto a settembre.
In vista della riunione della Fed di dicembre, i mercati monetari hanno stimato una probabilità dell’80% di una pausa dei tassi a gennaio, seguita da una probabilità del 60% di un taglio dei tassi a marzo.
Nel complesso, i dati del CME FedWatch indicavano una probabilità del 70% di almeno tre tagli dei tassi entro la fine del 2025.
Al contrario, la piattaforma di scommesse Kalshi, regolamentata dalla CFTC, ha mostrato una prospettiva più aggressiva, con una probabilità del 98% di quattro riduzioni dei tassi il prossimo anno.
Sintesi delle proiezioni economiche della Fed di dicembre
Variabile | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 | A lungo termine |
---|---|---|---|---|---|
Variazione nel PIL reale | 2,4 | 2,1 | 2,0 | 1,9 | 1,8 |
Stima di settembre | 2,0 | 2,0 | 2,0 | 2,0 | 1,8 |
Tasso di disoccupazione | 4,2 | 4,3 | 4,3 | 4,3 | 4,2 |
Stima di settembre | 4,4 | 4,4 | 4,3 | 4,2 | 4,2 |
Inflazione PCE | 2,4 | 2,5 | 2,1 | 2,0 | 2,0 |
Stima di settembre | 2,3 | 2,1 | 2,0 | 2,0 | 2,0 |
Inflazione core PCE | 2,8 | 2,5 | 2,1 | 2,0 | |
Stima di settembre | 2,6 | 2,2 | 2,0 | 2,0 | |
Tasso dei fondi federali | 4,4 | 3,9 | 3,4 | 3,1 | 3,0 |
Stima di settembre | 4,4 | 3,4 | 2,9 | 2,9 | 2,9 |
I mercati crollano dopo la Fed
- L’S&P 500, monitorato dall’SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY), è crollato dello 0,6% pochi minuti dopo la decisione, mentre il Nasdaq 100, monitorato dall’Invesco QQQ Trust, Series 1 – ha subito perdite più pesanti, con un calo dello 0,7%.
- L’indice del dollaro statunitense – monitorato da vicino dall’Invesco DB USD Index Bullish Fund ETF (NYSE:UUP) – ha fatto un balzo dello 0,7%, chiudendo a un livello più alto da novembre 2022.
- I rendimenti dei titoli del tesoro sono aumentati, con il rendimento di riferimento a 10 anni salito al 4,44%.
- I prezzi dell’oro sono scesi dello 0,9% e l’argento è sceso ancora di più, con un calo dell’1,7%.
- Il prezzo del Bitcoin (CRYPTO:BTC) è in calo del 2%, a 104.000 dollari.
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Illustrazione creata utilizzando l’intelligenza artificiale tramite Midjourney