A gennaio 2024, il mercato automobilistico dell’Unione Europea ha registrato una flessione nelle immatricolazioni rispetto al periodo pre-pandemia. Secondo i dati diffusi dall’ACEA, il settore ha segnato un calo del 18,8% rispetto a gennaio 2019, evidenziando una crescita modesta rispetto al 2023.
Il dibattito sull’auto elettrica resta al centro dell’attenzione, tra incentivi, infrastrutture e la competizione con i motori tradizionali. Le case automobilistiche e i governi europei affrontano la sfida di un settore in trasformazione, con il futuro della mobilità sempre più incerto.
Cosa è successo
Nel primo mese del 2024, il mercato auto UE ha registrato 851.690 nuove immatricolazioni, con un incremento del 12,1% rispetto a gennaio 2023. Tuttavia, il confronto con il periodo pre-pandemia mostra un calo significativo del 18,8% rispetto a gennaio 2019. Tra i principali mercati, Germania e Francia hanno segnato crescite rispettivamente del 19,1% e del 9,2%, mentre Spagna e Italia hanno registrato rialzi più contenuti, rispettivamente del 7,3% e del 10,6%.
Il mercato dell’auto elettrica ha visto un rallentamento nella sua crescita, con una quota dell’11,9% sul totale delle immatricolazioni, in calo rispetto al 12,1% dello scorso anno. Al contrario, le auto ibride hanno continuato a guadagnare terreno, rappresentando il 29,1% delle nuove immatricolazioni. Le auto a benzina restano il segmento più forte, con una quota di mercato del 34,1%.
Le case automobilistiche si trovano a fronteggiare sfide significative, tra cui costi elevati, incentivi statali ridotti e una rete di ricarica ancora insufficiente. Inoltre, la concorrenza dei produttori cinesi nel settore dell’elettrico sta mettendo sotto pressione i marchi europei, che cercano strategie per mantenere competitività e margini di profitto.
Perché è importante
Il calo delle immatricolazioni rispetto al 2019 indica una ripresa ancora fragile del settore automobilistico europeo. L’elettrificazione del parco auto sta avanzando lentamente, complice il costo elevato dei veicoli elettrici e le infrastrutture di ricarica insufficienti.
Le strategie dei governi per incentivare la transizione ecologica risultano cruciali per il futuro del settore. Gli investimenti nelle infrastrutture di ricarica e nei sussidi per l’acquisto di auto elettriche potrebbero accelerare l’adozione di questa tecnologia.
Infine, la competizione con la Cina rappresenta una sfida chiave per i costruttori europei. L’UE sta valutando misure per proteggere il mercato locale, tra cui dazi e incentivi alla produzione interna, con l’obiettivo di garantire una transizione sostenibile e competitiva.
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