Strategy Inc. (NASDAQ:MSTR) ha annunciato di non aver venduto azioni né acquistato altri Bitcoin (CRYPTO:BTC) nella settimana dal 24 febbraio al 2 marzo 2025. La società ha inoltre dichiarato un dividendo trimestrale in contanti sulle sue azioni privilegiate.
Cosa è successo
Secondo un documento della SEC del 3 marzo, Strategy Inc. e le sue controllate possiedono attualmente circa 499.096 Bitcoin, acquistati per un totale di circa 33,1 miliardi di dollari. Ciò equivale in media a circa 66.357 dollari per Bitcoin, comprese le commissioni e le spese.
L’azienda ha annunciato un dividendo trimestrale in contanti per le sue azioni privilegiate perpetue Serie A all’8,00%, che vengono scambiate con il simbolo STRK sul Nasdaq Global Select Market. Il dividendo, pari a circa 1,24 dollari per azione, sarà pagato il 31 marzo agli azionisti registrati alla chiusura delle attività del 15 marzo.
Inoltre, Michael Saylor, cofondatore e presidente esecutivo di Strategy, in un’intervista rilasciata lunedì alla CNBC, ha previsto che la capitalizzazione di mercato del Bitcoin raggiungerà i 200.000 miliardi di dollari. “Al momento siamo a circa 2.000 miliardi di dollari in Bitcoin. Arriverà a 20 trilioni di dollari, poi a 200 trilioni, e crescerà del 20% all’anno. E questo capitale proviene da oltreoceano. Arriva dalla Cina, dalla Russia, dall’Europa, dall’Africa, dall’Asia”, ha dichiarato Saylor.
Perché è importante
Nella giornata di lunedì, le azioni di Strategy hanno registrato un aumento del 12,6% nella sessione di trading pre-market, in seguito all’impennata del valore del Bitcoin. Questa impennata è stata innescata dall’annuncio del Presidente Donald Trump di una riserva strategica di criptovalute degli Stati Uniti, in cui il Presidente ha dichiarato la sua preferenza per Bitcoin ed Ethereum. Il titolo è salito anche dopo che Saylor ha annunciato in un post su X che gli investimenti in Bitcoin della società hanno generato profitti per 2,6 miliardi di dollari nei primi due mesi del 2025.
Saylor ha salutato il piano di Trump come “una politica economica più liberale” e ha sottolineato che una politica ben organizzata in materia di asset digitali favorirebbe la crescita economica e incoraggerebbe l’innovazione.
Nonostante il rialzo pre-market, il titolo ha chiuso lunedì in ribasso dell’1,77% a 250,92, secondo Benzinga Pro.
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