L’ad di UniCredit chiede delucidazioni sul golden power: “Fino a quando non le avremo, non decideremo”. La Commissione europea: “Sì alle prescrizioni, ma solo se proporzionate”
Per il momento Andrea Orcel resta fermo. Chi si aspettava che ieri l’ad di UniCredit annunciasse il ritiro dall’operazione su Banco Bpm è rimasto deluso. Nel corso del cda non ha fatto alcun riferimento alle scalate in atto. Quindi nessun annuncio di possibili passi indietro. Oggi, invece, presentando i conti record del primo trimestre 2025, ha fatto intendere di aspettare chiarimenti dal Governo dopo che l’esecutivo ha messo una serie di condizioni sull’operazione. “Il golden power su Bpm contiene elementi non chiari e non voluti”, ha detto Orcel. “Stiamo cercando di chiarirli e dobbiamo chiarirli prima di prendere una decisione definitiva – ha rimarcato – O avremo un chiarimento o dovremo dare la nostra interpretazione di cosa indica il golden power”. “Quando avremo tutto questo prenderemo una decisione – ha concluso Orcel – Fino ad allora non abbiamo pressioni e aspetteremo“.
LA UE CHIEDE CHIARIMENTI SUL GOLDEN POWER
Anche la Commissione europea chiede chiarimenti sul golden power . Secondo quanto anticipa Repubblica la Ue avvallerebbe lo strumento speciale a cui ha fatto ricorso il Governo imponendo a UniCredit una serie di prescrizioni, “ma solo se proporzionato e basato su legittimi interessi pubblici e, soprattutto, nella misura in cui non violano il diritto Ue”. “Tramite l’Eu Pilot abbiamo richiesto ulteriori informazioni – ha annunciato il portavoce della Commissione per i Servizi finanziari, Olof Gill – Spetta agli Stati membri fornire informazioni aggiuntive in casi come questi: Noi poi effettuiamo una valutazione per verificare se la normativa europea sia stata correttamente applicata dallo Stato membro”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.