In un contesto segnato dall’espansione dei pagamenti digitali, la presenza di banconote false continua a rappresentare una minaccia concreta per l’economia reale. Secondo i dati diffusi dalla Banca d’Italia, il 2024 ha visto una crescita significativa del fenomeno, con un incremento del 16% rispetto all’anno precedente.
A livello nazionale, sono state sequestrate oltre 121.000 banconote contraffatte, contro le circa 104.000 del 2023. Sebbene il volume complessivo resti contenuto, l’andamento segnala l’urgenza di mantenere alta l’attenzione.
Cosa è successo
I tagli da 20 e 50 euro restano i preferiti dai falsari: rappresentano oltre il 75% delle banconote false individuate. La loro diffusione capillare e la facilità di scambio li rendono strumenti ideali per introdurre la contraffazione nei circuiti quotidiani. Le autorità italiane segnalano come la lotta alla falsificazione richieda strumenti mirati e una sorveglianza costante.
Un altro dato rilevante è che quasi il 98% delle banconote false viene scoperto all’interno dell’Eurozona. Questo evidenzia la necessità di un approccio coordinato a livello europeo. La Banca d’Italia, insieme alla BCE, svolge un ruolo cruciale non solo sul fronte della prevenzione, ma anche nella formazione e sensibilizzazione del pubblico.
Tra le contromisure principali, spicca la tecnica del “toccare, guardare e muovere”, promossa per aiutare i cittadini a riconoscere le banconote autentiche. La riduzione nella produzione di nuove banconote (-26% in Italia) riflette il calo nell’uso del contante, ma non ne riduce l’importanza, soprattutto in settori meno digitalizzati.
Perché è importante
Il ritorno dell’attenzione sul contante evidenzia un paradosso economico: mentre i pagamenti digitali crescono, il contante resta centrale in molte aree, e con esso anche i rischi di falsificazione. La sfida richiede un equilibrio tra innovazione tecnologica e protezione degli strumenti tradizionali.
Investire in nuove tecnologie anti-contraffazione è ormai imprescindibile. Allo stesso tempo, la consapevolezza dei cittadini rimane un fattore chiave: informare e formare rappresenta il primo argine contro la diffusione dei falsi. È in questa ottica che le istituzioni rafforzano le campagne educative.
Infine, la lotta alle banconote false si inserisce in una più ampia strategia di difesa della fiducia pubblica nel sistema monetario. Il ruolo attivo di ogni componente – dalle banche centrali ai cittadini – sarà decisivo per garantire una moneta sicura, credibile e resistente.
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Foto: Shutterstock/Giulio Benzin