Candriam, in un commento di Charudatta Shenda, analizza i casi di default e fallen angels in USA e sottolinea prospettive di maggior resilienza europea rispetto alla situazione americana
Le turbolenze sui mercati dell’ultimo mese e la divergenza delle politiche monetarie sulle due sponde dell’Atlantico hanno contribuito ad alimentare un contesto di volatilità, che ha creato tensioni incrociate nei mercati del credito, che dovevano già fare i conti con l’incertezza macroeconomica. L’instabilità ha lasciato il segno, i fondamentali si sono notevolmente indeboliti, e i manager delle società, turbati dall’imprevedibilità delle politiche tariffarie, hanno progressivamente sospeso le forward guidance sugli utili, con i settori retail e dell’automotive particolarmente esposti.
IN AUMENTO I DEFAULT SOCIETARI RILEVATI DA S&P
E’ la premessa da cui parte un commento su dove trovare opportunità di investimento nei mercati del credito, a cura di Charudatta Shenda, Fixed Income Strategist di Candriam, secondo cui negli USA i default aziendali stanno aumentando a un “ritmo allarmante”. Shenda cita S&P Global che nel primo trimestre del 2025 ha rilevato 188 default di aziende di grandi dimensioni, il dato trimestrale più alto dal 2010, notando che a rendere più complicata la situazione c’è il fatto che quest’anno dovranno essere rifinanziati 150 miliardi di dollari di debito con rating inferiore a Investment Grade, per cui si dovranno affrontare costi di finanziamento notevolmente più elevati…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.