In un quadro generale che si complica per le minacce di guerra estesa, si cercano validi interpreti dei tempi. Intanto corre l’oro, salgono i rendimenti dei titoli di stato. I protagonisti dell’appuntamento di Cernobbio
Sospesi, tra guerra e pace. Con la complicazione dei dazi americani, il rafforzamento dell’asse dei BRICS e le incertezze generali sul ciclo economico che, almeno in Europa, appare claudicante. Davvero un mare agitato, se non in tempesta. In questo scenario si muovono i relatori e i partecipanti al 51esimo Meeting Ambrosetti, a Cernobbio. In apertura dei lavori è intervenuto in videocollegamento il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha ribadito l’appello a fermare la Russia, chiamando a raccolta le forze dei volenterosi perché “intervengano subito, senza attendere la fine dei combattimenti”. Questo messaggio è stato interpretato da alcune macchine di intelligence come un’incitazione alla guerra diretta.
LE MOSSE SULLA SCACCHIERA
Proprio ieri (4 settembre) il Financial Times – citando fonti accreditate – aveva pubblicato un’ampia documentazione, secondo cui “funzionari del Pentagono avrebbero informato i diplomatici europei che gli Stati Uniti “taglieranno centinaia di milioni di dollari destinati ai programmi di sostegno alla sicurezza dei Paesi europei confinanti con la Russia”. Una doccia fredda sul Vecchio Continente. A distanza, anche il Cremlino ha preso la parola. Le agenzie hanno battuto una dichiarazione del presidente russo Vladimir Putin, per il quale “se si raggiunge la pace, non c’è alcun bisogno di soldati”. E mentre nella vigilia, a Parigi, è stato siglato un Patto per sostenere Kiev anche con l’invio di truppe, che per Putin “sarebbero un bersaglio”, il mondo è in attesa delle prese di posizioni ufficiali da parte del presidente americano Donald Trump…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.