ROMA, 4 aprile 2021 /PRNewswire/ — Il programma per la ricostruzione degli organi genitali infantili offre interventi chirurgici gratuiti ai bambini vietnamiti meno abbienti affetti da gravi malformazioni congenite dei genitali o che hanno perso i genitali a seguito di un trauma. Il programma ha ottenuto il sostegno di molti cittadini italiani, tra cui i medici dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù (Vaticano), dell’Ospedale Infermi (Rimini) e dell’IRCCS materno infantile Burlo Garofolo (Trieste).
Il programma è stato ispirato da Thien Nhan, il “bambino del miracolo”, un neonato abbandonato alla nascita e lasciato a morire in una giungla del Vietnam. Essendo stato ferocemente straziato da animali selvatici, aveva subito la perdita totale dei genitali e di una gamba. Dopo aver trascorso 72 ore nella giungla, fu trovato da alcuni monaci di passaggio, portato in salvo e successivamente adottato. Ora vive felice con la sua nuova famiglia ad Hanoi, in Vietnam.
Dopo che si era sparsa la notizia del buon esito dell’intervento chirurgico a cui era stato sottoposto in Italia, famiglie povere provenienti da tutto il Vietnam si sono presentate con le loro tragiche situazioni. Questo è stato il fattore catalizzante che ha spinto la madre del “bambino del miracolo” e il dottor Roberto De Castro a istituire il programma, nell’ambito del quale ogni anno dei chirurghi italiani si recano in Vietnam come volontari.
Il dott. De Castro ha alle spalle 40 anni di brillante carriera, a cui si aggiungono le sue missioni umanitarie per aiutare i bambini meno fortunati di tutto il mondo. La sua neo-falloplastica è stata eseguita con successo per altre gravi inadeguatezze del pene congenite e acquisite, tra cui la falloplastica per l’agenesia del pene e della vagina, e ha cambiato la vita di migliaia di bambini che soffrivano di problemi inenarrabili.
Nella società asiatica non si è soliti parlare dei problemi uro-genitali, ma la storia del bambino del miracolo ha cambiato questo atteggiamento. Fino a quest’anno, sono stati eseguiti con successo 497 interventi chirurgici con il supporto dei chirurghi italiani, che hanno donato il loro tempo e le loro prestazioni nel corso di 14 missioni. Dall’anno scorso, il COVID ha rinviato le missioni ma 1.700 bambini e bambine attendono di sottoporsi a un intervento di chirurgia urogenitale.
A causa del terribile impatto che il COVID ha avuto sull’Italia, i bambini e gli sponsor hanno voluto esprimere la loro sincera gratitudine e i loro ringraziamenti all’Italia, e in particolare ai chirurghi, per la loro assistenza umanitaria nel corso degli anni. Hanno quindi reperito i fondi necessari per inviare 60.000 mascherine chirurgiche agli ospedali summenzionati, un piccolo gesto di apprezzamento nella speranza che queste mascherine aiutino i bambini, il personale ospedaliero e i medici impegnati in prima linea a proteggersi dal COVID 19.
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