L’Agenzia delle Entrate ha risposto ad un interpello sul rimborso spese per i lavoratori dipendenti in smart working, stabilendo quali sono i criteri da rispettare affinché le somme non siano imponibili fiscalmente
Nell’ultimo anno le aziende hanno fatto ricorso in larga parte allo smart working, per fronteggiare l’emergenza sanitaria garantendo la continuità produttiva. I lavoratori a casa, però, devono sostenere più spese per corrente e riscaldamento. Aumenta il numero delle aziende che riconosce ai dipendenti un bonus che può essere non imponibile fiscalmente, a patto che siano rispettate alcune condizioni. Scopriamo quali.
RIMBORSO E TASSAZIONE
Pro e contro. Il lavoro agile offre molti vantaggi, come quello di avere più tempo da dedicare alla famiglia o di sprecare meno ore per raggiungere il posto di lavoro, ma comporta anche dei costi extra. Proprio per questo motivo, un’azienda ha deciso di rimborsare con 50 centesimi di euro al giorno i dipendenti che lavorano da casa. Un piccolo contributo per far fronte al consumo di energia elettrica e di gas per il riscaldamento invernale, senza considerare però le spese di vitto, climatizzazione estiva, i costi per la rete internet e altri costi fissi…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.