Apple Inc. (NASDAQ:AAPL) non sarebbe finita “nei pasticci” in cui si trova attualmente se il colosso tech avesse implementato una commissione del 10% sugli acquisti in-app, secondo Bill Gurley, investitore della Silicon Valley.
Cosa è successo
Gurley, general partner della società di venture capital Benchmark, ha dichiarato in un’intervista al programma ‘TechCheck’ della CNBC che Apple si è messa nei guai quando diversi anni fa ha implementato la commissione del 30% per l’App Store.
“Penso che allora sia stata presa una decisione sbagliata e dalla quale è difficile riprendersi; ritengo che probabilmente farebbero meglio a raccogliere qualcosa come il 10% e ad abbassarla per tutti”, ha detto Gurley.
Gurley, che ha guidato gli investimenti in Uber Technologies Inc (NYSE:UBER) e Zillow Group Inc. (NASDAQ:Z), ha dichiarato di aver sentito per molto tempo che la commissione del 30% sugli acquisti in-app da parte di Apple fosse troppo elevata ed eclatante.
L’investitore tecnologico aveva criticato la commissione del 30% di Apple in un post sul suo blog nel 2013, affermando che il problema più grande con la “commissione aggressivamente alta” di Apple era il suo impatto su possibili partnership strategiche a lungo termine.
Perché è importante
Per diversi anni Apple aveva ricavato il 30% dagli acquisti di software o di beni digitali dalle app distribuite attraverso l’App Store; a novembre dell’anno scorso Apple ha ridotto la commissione dell’App Store al 15% per le piccole imprese che guadagnano meno di 1 milione di dollari all’anno.
Apple, tuttavia, è stata oggetto di diverse accuse in merito alle politiche del suo app store, comprese le commissioni per gli acquisti digitali e la mancanza di concorrenza negli app store.
Ad agosto dell’anno scorso Apple è stata citata in tribunale da Epic Games dopo che il videogioco ‘Fortnite’ del produttore di videogiochi è stato rimosso dall’App Store; Epic, che ha cercato di aggirare la precedente commissione del 30% applicata agli acquisti in-game da Apple, ha affermato in tribunale che l’App Store è anticoncorrenziale.
Movimento dei prezzi
Nella sessione regolare di martedì le azioni di Apple hanno chiuso in rialzo di quasi lo 0,7% a 126,74 dollari, ma nella sessione after-hours hanno ceduto quasi lo 0,1% a 126,64 dollari.