La prima incursione di Donald Trump nei token non fungibili (NFT), le ‘Trump Digital Trading Cards’, ha registrato un’impennata nelle vendite, con un aumento dell’81% nelle ultime 24 ore.
Cosa è successo
I dati di OpenSea, un marketplace NFT, indicano che in poche ore le vendite della collezione NFT di Trump sono salite a 67 unità vendute. Questa impennata si allinea con la notizia che Vivek Ramaswamy ha chiuso la sua campagna per la candidatura presidenziale degli Stati Uniti del 2024 e ha appoggiato Donald Trump dopo una deludente performance nei caucus repubblicani dell’Iowa.
Il volume di trading per la prima raccolta NFT dell’ex presidente è aumentato di oltre il 92%, raggiungendo 10,63 ETH. Di pari passo, anche la seconda collezione NFT di Trump ha registrato un’impennata, con un’escalation delle vendite del 28% e un aumento del 141% del volume degli scambi.
Perché è importante
Il debutto di Trump nel mercato delle collezioni digitali è avvenuto nel dicembre del 2022. I suoi NFT, il cui prezzo iniziale era di 99 dollari l’uno, sono diventati immediatamente popolari, esaurendosi nel giro di un giorno. Il valore di queste carte collezionabili digitali si è rivalutato notevolmente dopo il loro rilascio.
Nell’aprile del 2023, Trump ha pubblicato la seconda serie della sua collezione di NFT. Da allora ha annunciato una terza collezione, la serie ‘Mugshot’, sulla sua piattaforma Truth Social.
A parte l’impennata delle vendite, i report di Arkham Intelligence del 27 dicembre hanno evidenziato l’attività di un portafoglio Ethereum (CRYPTO:ETH), che si ritiene sia collegato a Trump. Il portafoglio avrebbe trasferito somme significative, 1.075 ETH o circa 2,4 milioni di dollari, all’exchange di criptovalute Coinbase nell’arco di tre settimane. Si ipotizza che questi movimenti siano i proventi delle vendite di NFT.
Prezzo Ethereum
Al momento della scrittura, ETH viene scambiato a 2.517 dollari, in rialzo dello 0,75% nelle ultime 24 ore, secondo Benzinga Pro.