Secondo un recente studio di TechJury, la blockchain dovrebbe crescere fino a diventare un’industria da 163,9 miliardi di dollari in sei anni, accumulando almeno 20 miliardi di dollari entro il 2024. Le aziende globali, così come le startup, stanno capitalizzando questa situazione, costruendo soluzioni specifiche per il settore sulla blockchain. Ma come fa un’impresa a sviluppare piattaforme blockchain efficaci ed economiche?
È questo l’obiettivo della London Blockchain Conference, il cui evento inaugurale si terrà dal 31 maggio al 2 giugno presso il Queen Elizabeth II Centre. La conferenza presenterà tecnologie di livello enterprise costruite sulla BSV Blockchain, la più grande blockchain pubblica del mondo. Non solo guiderà le aziende su come sviluppare correttamente le soluzioni blockchain, ma mostrerà anche come le imprese private possono collaborare con il governo per raggiungere obiettivi più importanti.
La London Blockchain Conference intende affrontare la ripida curva di apprendimento della blockchain puntando i riflettori sul raggiungimento degli obiettivi ambientali, sociali e di governance (ESG). Lo stato attuale delle preferenze degli investitori per l’adattamento degli investimenti alla sostenibilità indica che le prestazioni ESG delle organizzazioni potrebbero diventare importanti quanto il loro successo finanziario.
L’industria degli asset digitali è stata criticata per il suo consumo energetico notoriamente elevato, con la pubblicazione da parte della Casa Bianca di un rapporto scabroso sulle operazioni di mining della blockchain proof-of-work (PoW), classificate dopo i frigoriferi, le luci, i televisori e l’uso dei computer.
In una recente dichiarazione, l’amministrazione Biden ha espresso il timore che il mining PoW sia inefficiente, pericoloso e di scarso profitto o beneficio per chiunque, a parte gli operatori. Il deterioramento dell’immagine pubblica del mining PoW ha spinto a proporre un divieto totale del suo utilizzo o l’introduzione di protocolli blockchain che elaborino le transazioni utilizzando come alternativa il proof-of-stake (PoS).
Pur essendo presumibilmente meno dispendioso dal punto di vista energetico, il PoS è intrinsecamente compromesso dal momento che le grandi parti interessate possono assumere l’intero controllo della blockchain. La configurazione consentirebbe agli staker di accumulare quantità significative di token in più portafogli, fingendo di rappresentare altre parti e di votare come desiderano. Questo è possibile perché PoS non richiede che gli staker si identifichino.
Questi limiti si verificano perché le reti PoS si allontanano dal protocollo Bitcoin originale, raggiungendo così un limite di scala che PoW non ha. La Blockchain Bitcoin SV (BSV) ha ripristinato il protocollo originale di Bitcoin, consentendogli di essere in grado di scalare senza limiti. BSV ha già scalato fino a blocchi da 4 GB con un throughput di 50.000-100.000 transazioni al secondo (TPS).
Rispetto a reti non scalabili come Bitcoin Core (BTC), che ha un throughput massimo di soli sette TPS e una dimensione dei blocchi di 1MB, BSV può essere considerata efficiente dal punto di vista energetico, misurando il consumo di energia per transazione. La dimensione liberale dei blocchi della blockchain BSV dimostra il suo metodo di decarbonizzazione, riducendo drasticamente il consumo di energia per transazione all’aumentare del traffico sulla rete.
“Se si rimuove il limite di un megabyte e si ha una dimensione di blocco illimitata ogni dieci minuti, ora si è in grado di avere una prova di lavoro scalabile come BSV, che è meno di 2 kg di CO2 per transazione, anche oggi. Questo grazie alla quantità illimitata di transazioni che possono essere incluse in un blocco”, ha testimoniato Bryan Daugherty, direttore delle politiche pubbliche globali della BSV Blockchain Association, durante l’audizione del Comitato permanente sulle banche del Senato di New York.
L’aspetto ecologico del mining PoW è solo uno degli aspetti della conformità ESG che le società di asset digitali devono prendere in considerazione. Il problema di conciliare profitto e responsabilità sociale con la legislazione ESG non ha ancora trovato una soluzione.
“Dovrebbero essere autorizzati a massimizzare i loro profitti, e questo è ciò che un’azienda dovrebbe fare. Sarebbe alquanto difficile introdurre nella legge obblighi di ESG o addirittura di CSR [responsabilità sociale d’impresa] che obblighino le imprese a considerare gli interessi di una comunità più ampia”, ha dichiarato il dottor Lerong Lu, docente senior di diritto al King’s College di Londra.
Il modo in cui una blockchain scalabile può fornire le soluzioni più efficaci per i problemi di conformità ESG è solo uno degli argomenti che la London Blockchain Conference discuterà in modo approfondito. Intitolata “Bringing Government and Enterprise on the Blockchain”, la conferenza fornirà sicuramente conoscenze ed esperienze preziose al suo pubblico. Registratevi subito per saperne di più su come la blockchain può unire i settori pubblico e privato.
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