Dev Chakrabarti, Chief Investment Officer-Concentrated Global Growth, sconsiglia di limitarsi ai trend regionali e indica le aziende estere in crescita in Usa, i “promotori di efficienza” e il trend post pandemia
Inflazione, tassi d’interesse e ostacoli alla crescita hanno un andamento diverso in tutto il mondo. Ma le allocazioni azionarie non dovrebbero dipendere dalle condizioni delle singole economie. Per trovare fonti di crescita a lungo termine più promettenti, gli investitori dovrebbero guardare oltre i Paesi di origine delle aziende. Nella crisi economica globale di quest’anno, non ci sono due sole regioni che abbiano vissuto un’esperienza identica. L’inflazione tiene banco ovunque ma in alcuni paesi l’aumento dei prezzi è stato più moderato, mentre neanche l’entità dei rialzi dei tassi e i timori di recessione sono uguali.
SITUAZIONI DIVERSE NELLE PRINCIPALI REGIONI
AllianceBernstein in un commento dal titolo “Azioni globali: ampliare lo sguardo per trovare crescita” firmato da Dev Chakrabarti, Chief Investment Officer-Concentrated Global Growth, analizza le problematiche delle diverse aree e spiega quali trend e fattori l’investitore deve seguire per incrementare il valore dei portafogli. Gli Usa stanno subendo le dure conseguenze del ciclo di inasprimento monetario prima e più velocemente di altri per l’azione aggressiva della Fed, mentre in Europa è la crisi energetica a complicare l’azione della Bce e amplificare i rischi di recessione. Il Giappone ha un’inflazione contenuta, una politica monetaria accomodante e uno yen indebolito, la Cina è intenta a stimolare la crescita, applicando al contempo la politica “zero Covid” e gestendo i rischi del settore immobiliare…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.