Le azioni di Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. (NYSE:TSM) sono balzate giovedì dopo che il produttore di chip su contratto ha presentato risultati del secondo trimestre ben superiori alle aspettative degli analisti, trainati da un’insaziabile domanda globale per i suoi processori avanzati, fondamentali per le applicazioni di intelligenza artificiale (IA).
Cosa è successo
In quanto fornitore chiave di colossi tecnologici come Nvidia Corp. (NASDAQ:NVDA) per le GPU e Apple Inc. (NASDAQ:AAPL) per gli smartphone, i solidi risultati dell’azienda sottolineano il suo ruolo cruciale nell’ecosistema tecnologico globale. La società ha inoltre fornito una previsione di ricavi ottimistica per il terzo trimestre, rafforzando la fiducia degli investitori.
TSMC ha registrato vendite nette trimestrali pari a 30,07 miliardi di dollari (933,79 miliardi di dollari taiwanesi), in crescita del 38,6% su base annua e dell’11,3% su base trimestrale, superando il consensus degli analisti di 30,04 miliardi di dollari.
L’utile netto è stato di 398,27 miliardi di dollari taiwanesi, con un utile per azione di 15,36 NT$ (circa 2,47 $), in aumento del 60,7% su base annua e oltre la stima di 2,37 $.
Espressa in dollari statunitensi, la crescita dei ricavi è stata del 44,4% su base annua e del 17,8% su base trimestrale, superando la guidance aziendale di 28,4-29,2 miliardi di dollari.
I processori a 3 nm hanno rappresentato il 24% dei ricavi totali, quelli a 5 nm il 36% e quelli a 7 nm il 14%; le tecnologie avanzate (7 nm e inferiori) hanno contribuito per il 74% ai ricavi da wafer.
Per piattaforma, l’High-Performance Computing ha pesato per il 60% dei ricavi netti, mentre la divisione Smartphone ha inciso per il 27%; IoT e Automotive hanno contribuito per il 5% ciascuno, l’elettronica di consumo digitale (DCE) per l’1% e altri segmenti per il 2%.
Dal punto di vista geografico, i clienti nord-americani hanno generato il 75% dei ricavi netti nel 2Q25; Cina e Asia-Pacifico il 9% ciascuna, Giappone il 4% ed EMEA il 3%.
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Profilo dei margini
Il vantaggio tecnologico di TSMC nell’ambito IA ha permesso di ampliare il margine lordo trimestrale di 540 punti base (pb), portandolo al 58,6%, mentre il margine operativo è salito di 710 pb al 49,6%.
Il CFO Wendell Huang prevede che la forte domanda di processori di ultima generazione continuerà a sostenere l’attività nel terzo trimestre.
Nel periodo, il flusso di cassa operativo è stato di 497,07 miliardi di dollari taiwanesi (17,05 miliardi di dollari) e il CAPEX si è attestato a 9,63 miliardi di dollari; cassa e titoli negoziabili ammontavano a 90,36 miliardi di dollari a fine trimestre.
Prospettive
Per il terzo trimestre 2025 TSMC prevede ricavi compresi fra 31,8 e 33,0 miliardi di dollari (consensus a 32,7 miliardi), con un margine lordo tra il 55,5% e il 57,5% e un margine operativo fra il 45,5% e il 47,5%.
A marzo, il presidente C.C. Wei ha annunciato un aumento di 100 miliardi di dollari dell’investimento nella produzione di chip negli Stati Uniti, in aggiunta ai 65 miliardi già stanziati nell’aprile 2024 per tre impianti in Arizona, di cui uno già operativo.
Il titolo TSMC è salito di oltre il 20% da inizio anno e del 57% negli ultimi tre mesi; nello stesso arco di tempo l’indice PHLX Semiconductor ha registrato, rispettivamente, +14% e +48%.
Il rally ha beneficiato anche delle notizie sui circa 70 miliardi di dollari di investimenti in AI ed energia annunciati dall’amministrazione Trump in Pennsylvania e dell’allentamento di alcune restrizioni all’export di chip verso la Cina.
Tuttavia, a giugno l’azienda ha riconosciuto potenziali problemi futuri legati alle politiche commerciali del presidente statunitense Donald Trump, in particolare alle minacce di “dazi reciproci” sui semiconduttori taiwanesi: Taipei è già soggetta a tariffe del 32% imposte in aprile ed è impegnata in negoziati con Washington; Trump ha inoltre ventilato ulteriori dazi sui chip.
Secondo Reuters, l’azienda ha osservato che il suo cliente chiave, Nvidia, ha recentemente ottenuto dal governo USA l’autorizzazione a riprendere le vendite in Cina del chip H20 per l’IA. C.C. Wei ha dichiarato in conferenza stampa: “La Cina è un grande mercato e il mio cliente può continuare a fornire i chip a un mercato così vasto; è una notizia molto positiva per loro e, di riflesso, molto positiva anche per Taiwan Semiconductor”.
Wei ha però aggiunto che la dinamica degli utili del quarto trimestre potrebbe essere diversa: “Stiamo tenendo conto del possibile impatto dei dazi e di molte altre incertezze, quindi ci stiamo facendo più prudenti”, precisando che finora non si registrano cambiamenti nel comportamento dei clienti.
Foto: Jack Hong tramite Shutterstock
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