Per Anne Vandenabeele (Capital Group) la leadership nei semiconduttori, nella manifattura di precisione e nell’automazione e il probabile aumento della spesa per la difesa fungeranno da volano
Le imprese giapponesi stanno riprendendo velocità dopo una dura convivenza con il Covid grazie alla completa riapertura delle frontiere. Tuttavia, dal momento che il Paese è fortemente dipendente dalle esportazioni, potrebbe essere difficile scongiurare una recessione in presenza di un rallentamento globale importante. “L’attività reale del Giappone, ovvero quella non finanziaria, potrebbe subire rallentamenti in presenza della ancora debole economia della Cina, della persistente inflazione globale e dei rialzi dei tassi di interesse negli Stati Uniti e in Europa” fa sapere Anne Vandenabeele, economista di Capital Group.
LA RIAPERTURA DELLE FRONTIERE AI VIAGGIATORI STRANIERI
Tra gli aspetti positivi che si delineano all’orizzonte per il Sol Levante la riapertura delle frontiere ai viaggiatori stranieri nell’ottobre 2022 e il cosiddetto friend-shoring (cioè lo spostamento della produzione verso paesi “amici”). “Nel primo caso, tuttavia, la domanda globale di viaggi potrebbe accusare rallentamenti sia per gli elevati costi dell’energia e sia per il rallentamento dell’attività economica. Ma, dovrebbe perlomeno contribuire a compensare l’impatto del deficit commerciale e fornire un sostegno marginale allo yen” specifica Vandenabeele…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.