Nicholas Yeo, Head of China Equities e Edmund Goh, Head of China Income, vedono motivi per ben sperare per crescita e consumi nel lungo termine con le A-share che offrono opportunità nei temi strutturali
Per gli investitori che guardano alla Cina il 2022 è stato un anno difficile, con diversi fattori che hanno pesato sulla fiducia, soprattutto la politica zero Covid, la stretta sull’indebitamento dell’immobiliare, le tensioni con Taiwan e i persistenti timori di pressioni normative. Il Congresso del Partito Comunista concluso il 22 ottobre non ha fatto che aumentare le perplessità dei mercati, che hanno reagito in modo estremamente negativo, benché la conferma del terzo mandato a Xi Jinping fosse ampiamente attesa. L’obiettivo principale del presidente resta la creazione di una società più moderna e equa, con miglior tenore di vita per tutti, il che nel lungo termine fa ben sperare per la crescita costante dei consumi.
SU QUALI SETTORI PUNTARE
Sono le osservazioni di abrdn nel suo Outlook 2023 dedicato ai settori su cui puntare in Cina, firmato da Nicholas Yeo, Head of China Equities e da Edmund Goh, Head of China Income. Secondo i due esperti le attuali condizioni economiche sono sfidanti. A fronte di una politica zero Covid solo gradualmente allentata, le deludenti vendite al dettaglio e l’elevata disoccupazione potrebbero continuare a frenare l’economia. Una forte spinta agli investimenti in infrastrutture potrebbe compensare la debolezza del settore immobiliare, che resta però troppo fragile per lasciar sperare in una ripresa entro la fine dell’anno…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.