Bo Zhuang (Loomis Sayles, affiliata di Natixis Investment Managers) illustra le problematiche sulla strada della ripresa cinese a cominciare dall’impatto della crescita della domanda di materie prime ed energia
È probabile che la recente ondata di proteste in Cina legate al programma zero-Covid, motivata da un elevato tasso di disoccupazione giovanile al 18%, abbia accelerato la tabella di marcia del governo di Pechino allentando drasticamente le restrizioni. In ogni caso, la riapertura della seconda economia mondiale ha importanti implicazioni economiche e di mercato, sia all’interno del Paese sia a livello globale. Tuttavia, l’evoluzione dei contagi è ovviamente da tenere sotto controllo dopo l’introduzione, da parte di diversi Paesi, dei test Covid negativi per chi arriva dalla Cina.
UNA POSSIBILE SITUAZIONE CAOTICA NEL BREVE PERIODO
“E’ ipotizzabile, nel breve periodo, una situazione caotica per l’economia cinese per il semplice fatto che il Paese è poco preparato ad affrontare il Covid”, fa sapere Bo Zhuang, Senior Sovereign Analyst di Loomis Sayles, affiliata di Natixis Investment Managers. Prima dell’abolizione della politica zero-Covid, oltre il 90% della popolazione cinese non era stato infettato dal virus. E’ vero che i tassi di vaccinazione risultano elevati, tuttavia gli anziani vaccinati sono inferiori al totale mentre la capacità delle unità cinesi di terapia intensiva è pari a circa il 10% di quella disponibile negli Stati Uniti…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.