Gli investitori a impatto possono svolgere un ruolo chiave, sostenendo aziende attive nel contrasto alla scarsità idrica per contribuire a un futuro sostenibile preservando una risorsa preziosa che va protetta e valorizzata
Secondo un recente studio della World Bank si stima che entro il 2050 possa esserci un aumento del 25% della domanda globale di acqua. Alla luce di risorse idriche sempre più scarse, la necessità di investimenti sostenibili nel settore è diventata urgente. In quest’ottica assume un ruolo ancora più cruciale la blue economy, che rappresenta l’uso sostenibile delle risorse marine per favorire la crescita economica, migliorare le condizioni di vita e salvaguardare gli ecosistemi acquatici.
COLMARE IL GAP
“Per garantire l’accesso universale ad acqua potabile e servizi igienico-sanitari servono tra 116 e 229 miliardi di dollari l’anno. Altre ingenti somme sono poi necessarie per la protezione da inondazioni e per l’irrigazione agricola. Il settore privato è fondamentale per colmare questi gap e raggiungere l’SDG n. 6 (acqua pulita e servizi igienici per tutti) entro il 2030” fa sapere Mathias Talmant, Fund Manager, DPAM. Senza investimenti proattivi nelle infrastrutture idriche, nel trattamento e nelle tecnologie di riciclaggio, le stesse industrie che guidano la crescita economica globale potrebbero subire gravi interruzioni…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.