JD.com, società di e-commerce di Pechino, ha pagato gli stipendi di gennaio con la criptovaluta ufficiale
Mentre le istituzioni finanziarie occidentali si interrogano sull’atteggiamento da adottare nei confronti delle criptovalute e sulla possibilità di introdurne una ufficiale, la Cina ha già cominciato a testare lo yuan digitale per i consumi interni, con l’intento di arrivare progressivamente all’eliminazione della moneta contante. Pur non essendo ancora implementato nell’economia locale, la Banca Popolare Cinese sta conducendo degli esperimenti sull’utilizzo dello yuan digitale, anche grazie ad alcune aziende. Una di queste è JD.com, società cinese di e-commerce, che a gennaio ha pagato lo stipendio dei propri dipendenti con la criptovaluta.
LA VALUTA DIGITALE
Lo yuan digitale non è una criptovaluta come il Bitcoin. Viene emesso dalla Banca Popolare Cinese, l’equivalente della Bce di Pechino. La Cina è stata la prima potenza mondiale a testare i possibili effetti di una criptovaluta ufficiale che, a differenza di quelle presenti sul mercato, non abbia prezzi fluttuanti e un uso limitato e che sia regolamentata da un’autorità centrale. Un’idea che stuzzica anche l’Europa, il Regno Unito e Wall Street…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.