Le istituzioni finanziarie cinesi sono state invitate a non offrire ai clienti servizi in criptovalute. Il valore del Bitcoin precipita del 12% e torna sotto i 40mila dollari per la prima volta da febbraio
Non bastava Elon Musk, ora anche la Cina rema contro le criptovalute e spinge il Bitcoin sotto i 40mila dollari, livello che non vedeva dallo scorso febbraio.
“NON SONO VERE VALUTE”
Dopo essere stata a lungo a favore delle criptovalute, il Paese asiatico ha cambiato opinione in modo radicale. In sostanza è stato vietato alle istituzioni finanziarie l’utilizzo delle criptovalute per le loro transazioni. La decisione è stata presa dalle tre principali associazioni finanziarie cinesi, che in una nota hanno spiegato che le criptovalute “non sono vere valute”. L’intervento ha spinto al ribasso il Bitcoin e le altre criptovalute. Il Bitcoin, in particolare, ha perso il 12% del proprio valore tornando sotto i 40mila dollari per la prima volta da febbraio, e ben al di sotto dei 64mila dollari toccati ad aprile…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.