Vi spieghiamo cosa sono e come funzionano Sandbox, Decentraland, Roblox, VRChat, Somnium Space, Dvision Network e tutti gli altri mondi virtuali che hanno già aperto la frontiera del Metaverso
Cos’è un Metaverso? Eviteremo il classico preambolo che vuole il termine coniato dallo scrittore di fantascienza Neil Stevenson nel 1992 nel suo romanzo Snow Crash, perché è stato scritto più e più volte. Sorvoleremo poi Ready Player One di Ernest Klein e, volendo, anche sulla trilogia di Matrix, perché anche questi sono preamboli piuttosto abusati. Meglio allora affidarsi alle regole stilate dal venture capitalist Matthew Ball, ideologo di Metaversi, che ha identificato sette caratteristiche principali.
Esse sono: esistenza infinita (il Metaverso si resetta, non si mette in pausa o non finisce mai); funzionamento in tempo reale (il Metaverso è indipendente da fattori esterni); nessun limite alla dimensione del pubblico e al numero di utenti simultanei; ci deve essere un’economia funzionante; il Metaverso dev’essere un “tutto digitale unificato” che colleghi il mondo fisico e quello digitale, piattaforme aperte e chiuse, reti private e pubbliche. È richiesta l’interoperabilità di dati, oggetti, asset, contenuti trasferiti tra mondi digitali e, infine, i Metaversi devono offrire contenuti ed esperienze create dai propri utenti.
Oggi cosa sia un Metaverso è sempre più difficile a dirsi, visto che ognuno ne deforma il concetto cercando di avvicinarlo al proprio tornaconto. Ciò non toglie che in circolazione vi siano molti prodotti di questo genere, per cui non resta che scoprirli, in ordine rigorosamente alfabetico.
BLOKTOPIA
Bloktopia mette subito le cose in chiaro. Sul suo white paper si definisce infatti “il Metaverso decentralizzato costruito e basato sul Polygon Network”, che a sua volta è una piattaforma tecnologica di reti di blockchain. Insomma, se altrove si respira aria di Second Life, se non di Ready Player One, Bloktopia si presenta come il luogo ideale per coloro che ai Metaversi s’avvicinano per scopi speculativi. Il fulcro del prodotto sono quattro concetti, ossia “learn, earn, play, create”. Ma il claim col quale si trova Bloktopia su Google recita “the home of crypto”, e non a caso visto che questo Metaverso incentrato sulla realtà virtuale offre, come tutti suoi concorrenti, una criptovaluta, chiamata BLOK, che va a competere col Mana di Decentraland, i Sand di The Sandbox, i DVI di Dvision Network, il Cube di Somnium Space e l’NTVRK di… NTVRK. Nonostante il forte accento crypto posto dallo sviluppatore, l’offerta è in linea con quella degli altri Metaversi. La vera differenza a nostro avviso è però l’estetica, visto che Bloktopia a dispetto del nome non propone una grafica blocchettosa alla Decentraland/The Sandbox, bensì una più accattivante…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.