Neuberger Berman, nelle Prospettive settimanali del CIO a cura di Hakan Kaya, Senior Portfolio Manager-Commodities, spiega perché i prezzi delle commodity energetiche, metalliche e agricole dovranno salire
Le materie prime, a partire dall’ondata di vendite di novembre, sono rimaste coinvolte in un tiro alla fune tra forze micro e macroeconomiche che ne hanno confinato le performance in uno stretto intervallo. L’inasprimento monetario, la crisi energetica in Europa e i lockdown in Cina avevano contribuito a far crescere l’avversione al rischio nell’economia e nei mercati, inducendo le imprese a metter mano alle scorte detenute e interrompere l’acquisto di nuove forniture. Ma diversi cambiamenti in corso o imminenti, dalla riapertura della Cina ad un maggior focus sugli investimenti sostenibili, provocheranno con ogni probabilità un’inversione del ciclo di breve periodo di riduzione delle scorte e il conseguente passaggio ad una fase di nuovi rifornimenti potrà contribuire a ridare slancio alle materie prime.
LA RIPARTENZA DELLA CINA E DI TUTTA L’AREA ASIA PACIFICO
Lo sottolinea Nueuberger Berman nelle Prospettive settimanali del CIO a cura di Hakan Kaya, Senior Portfolio Manager—Commodities osservando che a riaprire non è solo la Cina ma tutta l’area Asia-Pacifico. Secondo le proiezioni nel primo semestre, dalle compagnie aeree dovrebbe arrivare un aumento della domanda di carburante di circa 1,5 milioni di barili al giorno, favorendo anche la domanda di altre materie prime. Oltre alla Cina, Neuberger Berman si aspetta che anche l’Europa si riattivi, lasciandosi alle spalle oltre a un inverno mite anche i prezzi esorbitanti dell’energia, con un aumento della domanda anche di metalli, con un ruolo predominante svolto da un focus sempre maggiore sugli investimenti sostenibili…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.